Grazie alla domotica è possibile, in caso di bisogno, parlare in vivavoce con un parente o un assistente per chiedere un intervento e farsi soccorrere.
Grazie alla domotica è possibile, in caso di bisogno, parlare in vivavoce con un parente o un assistente per chiedere un intervento e farsi soccorrere.Con la funzione “chiamata d’aiuto” di un sistema domotico si può attivare anche la funzione “conversazione in vivavoce” che consente all’utente in difficoltà di comunicare con altre persone e spiegare il problema che si sta verificando.
Questa funzione, tuttavia, non rappresenta un sistema salvavita: è bene tenerlo presente fin da subito.
Si tratta però di uno strumento importante e utile per tutte quelle persone che abitano da sole e soffrono di particolare patologie o handicap.
Quando parte la chiamata d’aiuto e la persona che la riceve si trova in casa o nelle vicinanze può intervenire subito, ma se si trova lontano sorge inevitabilmente l’esigenza di mettersi in contatto con la casa da cui la chiamata è partita per capire cosa succede.
Per permettere una tale possibilità, il sistema domotico viene integrato con dispositivi telefonici vivavoce, in genere una rete di telefonia Voice over IP.
La realizzazione di questa funzione è complessa e prevede: una funzione di inoltro della chiamata di aiuto, un sistema di supervisione basato su PC che raccoglie la chiamata e attiva la telefonata verso il destinatario e uno o più dispositivi vivavoce posti all’interno della casa.
I dispositivi vivavoce devono permettere alla persona di comunicare agevolmente senza compiere alcuna azione: ovviamente il loro posizionamento dipende dalla sensibilità dei microfoni e il loro numero è in rapporto alla disposizione delle stanze.
La funzione di ascolto ambientale può essere realizzata anche con sistemi capaci di gestire microfoni ambientali e diffusori acustici.
photo Don't leave me hangin' on the telephone via photopin.com