Per legge sono stabiliti precisi criteri di costruzione di edifici e abitazioni a prova di terremoto.
Per legge sono stabiliti precisi criteri di costruzione di edifici e abitazioni a prova di terremoto.Il recente terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna ha portato nuovamente alla ribalta la questione dell’assoluta importanza di un’edilizia antisismica. Le norme italiane stabiliscono tutta una serie di principi da rispettare per progettare, costruire e collaudare edifici in grado di resistere a calamità naturali e quindi anche a eventi sismici.
Innanzitutto occorre una valutazione preliminare del grado di rischio sismico nella zona in cui si intende costruire: le zone vengono classificate secondo una scala che va dal grado più elevato di pericolosità, il livello 1, a quello meno pericoloso, il livello 4.
Una volta stabilito il rischio sismico del luogo si procede alla costruzione dell’edificio che deve avere precisi requisiti di sicurezza in modo da evitare crolli o dissesti a seguito di una eventuale onda sismica.
Il materiale di costruzione utilizzato è il cemento armato dotato di un’armatura interna di barre di acciaio al carbonio o di acciaio inossidabile, del diametro minimo di 5 mm. Anche i pilastri e le travi devono essere costituite da barre interne di acciaio e per la saldatura si devono usare bulloni e chiodi conformi alle normative europee. Anche il legno, data la sua flessibilità, viene preso in considerazione come materiale di costruzione per case antisismiche.
La pianta di una casa antisismica deve essere il più regolare e simmetrica possibile, inoltre i muri portanti devono avere uno spessore compreso tra un minimo di 15 cm e un massimo di 50 cm.
Vi sono precise regole anche per quanto riguarda i limiti di altezza: ad esempio, in una casa con classificazione di rischio sismico 1 non andrebbero mai superati i due piani.
Per quanto riguarda i tetti occorre evitare quelli spingenti, cioè tetti fatti con travi che spingono verso le pareti, e far costruire invece tetti a capriata dotati di una struttura portante in grado di sorreggere la copertura del tetto a spiovente.
Una volta conclusa la costruzione di un edificio del genere va valutata, attraverso una serie di test di collaudo, la robustezza e la staticità: edifici antisismici sia in cemento armato che in legno devono poter resistere a qualsiasi tensione, vibrazione e torsione.
photo Terremoto Chile - 2010 via photopin.com