Per fare un buon pot-pourri bisogna raccogliere e conservare fiori e foglie seguendo determinate modalità e regole precise.
Per fare un buon pot-pourri bisogna raccogliere e conservare fiori e foglie seguendo determinate modalità e regole precise.Per assicurarti un pot-pourri di qualità devi seguire alcune semplici regole relative al modo di raccolta, essicazione e conservazione di fiori ed erbe aromatiche.
I fiori per il pot-pourri vanno raccolti quando sono completamente sbocciati: devono essere integri e privi di parassiti.
Una volta raccolti portali a casa, recidi il gambo proprio sotto la corolla e separa bene i petali, quindi per farli essiccare distendili, separati gli uni dagli altri, su un graticcio simile a quelli usati in cucina per la pasta fatta in casa, possibilmente tenendoli in un luogo asciutto ben areato e al buio.
Dopo l’essicazione conserva i fiori in vasi di vetro scuro sempre in un locale buio: se dopo qualche giorno ti accorgi che si è formata della condensa rimettili sul graticcio ad asciugare. All’interno dei vasi di vetro scuro conviene inserire qualche granello di silice per eliminare qualsiasi residuo di umidità.
A causa della disidratazione i fiori subiscono una variazione sia rispetto al colore originale sia rispetto all’intensità della fragranza che si affievolisce. Tuttavia alcuni fiori meglio di altri mantengono una buona pigmentazione (malva, l’erica, il papavero e il fiordaliso) e, per quanto riguarda il profumo, rosa, lavanda, gelsomino e giglio conservano per più tempo la loro fragranza.
Nella scelta delle foglie aromatiche prediligi quelle più usate e conosciute come l’alloro, l’eucalipto, il finocchio, la menta, il rosmarino e la verbena: non cogliere le specie protette e, di quelle più diffuse, raccoglie solo la quantità che ti è necessaria lasciando sempre qualche esemplare nelle vicinanze.
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