Le pareti di casa possono essere interessate da difetti diversi come crepe, fessure, fori di vario tipo. Bisogna ripararli soprattutto in vista di una tinteggiatura.
Le pareti di casa possono essere interessate da difetti diversi come crepe, fessure, fori di vario tipo. Bisogna ripararli soprattutto in vista di una tinteggiatura.Le crepe e le fessurazioni di varia entità, che appaiono sulle pareti sono dovute, in genere, alle differenze della dilatazione dell’intonaco rispetto all’interno del muro in mattoni , pietra o cemento. Quando le crepe sono molto sottili è facile intervenire.
Quando invece il problema è più grave bisogna procedere in modo più organizzato. Inoltre nelle pareti si praticano fori, si inseriscono chiodi e tasselli e, quando si modifica l’arredo, si intende ritinteggiare o tappezzare, bisogna riportare la parete “a nuovo”.
Si asportano i chiodini dei quadri e altri elementi applicati alla parete che non debbano permanere. I chiodi si afferrano con le pinze e si ruotano delicatamente per estrarli, senza causare un distacco di parti dell’intonaco. I tasselli si svitano e si estrae anche la parte inserita nella parete. Se questa non viene bisogna affondarla nel muro di qualche millimetro . Con lo stucco da muro, steso con una spatola, si riempiono accuratamente le cavità.
Conviene agire in due tempi: prima il riempimento e, dopo almeno un’ora, la finitura e la rasatura.
Lo stucco da muro si acquista in barattoli, già pronto per l’applicazione.
Estrarre chiodi e tasselli e stuccare crepe sottili e fori
Le crepe più sottili si occludono con lo stucco applicato con la spatola in strati successivi, lasciando asciugare per qualche minuto tra un’applicazione e la successiva. A stucco asciutto si pareggia la superficie con carta vetro medio-fine (N° 120-180) avvolta su un blocchetto di legno che facilita la spianatura delle aree ritoccate.
Attenzione alla produzione di un certo polverino: se vi sono mobili nelle vicinanze conviene spostarli e stendere un telo protettivo.
Stuccare le crepe e pareggiare la superficie
Se la superficie lavorata è estesa, per una buona spianatura finale converrebbe utilizzare una levigatrice orbitale la cui suola vibrante, dotata di carta abrasiva, lavora e rifinisce alla perfezione la parete. Bisogna aspirare accuratamente il polverino prodotto, ma esistono levigatrici che hanno l’aspirazione integrata e non rilasciano polvere. La parete, ritoccata e spianata mostra inevitabilmente aree di colorazione diversa.
E’ quindi necessario procedere a una tinteggiatura finale, con rullo o a pennello. Prima della tinteggiatura è utile applicare una mano di “fissativo” che uniforma l’assorbenza della pittura delle superfici trattate e non trattate, consentendo un risultato più uniforme. Anche se la parete va tappezzata è necessario effettuare gli interventi descritti in quanto i difetti di una parete risultano percepibili anche se coperti da tappezzeria.
Spianatura con levigatrice e finitura della parete
Le crepe più larghe di 1-3 millimetri vanno trattate in modo diverso: la semplice stuccatura non è sufficiente e dopo poco il problema si ripresenta.
Come comportarsi con crepe e fessure di maggiore entità?
- Con uno scalpello, bisogna allargare e approfondire la crepa in modo da ottenere una cavità uniforme, eliminando scaglie di intonaco che appare poco ancorato
- Utilizzando un pennello, si bagna uniformemente la superficie della crepa per predisporla alla riparazione
- Si prepara un impasto di malta di calce, che si trova già pronto nei negozi specializzati, proprio per questo impiego
- Con la cazzuola o con una spatola flessibile (che consente una maggiore precisione) lo si applica nella cavità fino a riempirla totalmente
- Con il pennello bagnato si pareggia perfettamente la superficie della riparazione per mantenerla umida. Si può anche rifinire con una passata di stucco da muro
- Una volta asciutto e indurito il ritocco, si carteggia accuratamente la superficie del muro. Anche in questo caso si avvolge la carta abrasiva su un pezzo di legno. Infine si applica il fissativo e poi si tinteggia.
In questo modo l’intervento diventerà invisibile e la parete ritornerà al suo aspetto originario.
Credit foto e immagini nel testo: faidatebook