La tenuta di Beverly Estate, appartenuta a William Randolph Hearst e ai Kennedy, è oggetto di un curioso caso di crowdfunding.
La tenuta di Beverly Estate, appartenuta a William Randolph Hearst e ai Kennedy, è oggetto di un curioso caso di crowdfunding.Probabilmente è il caso di crowdfunding più curioso al mondo: ogni investitore potrà dire di possedere una quota della tenuta di Beverly Estate, la celebre dimora appartenuta al magnate dell’editoria William Randolph Hearst, poi utilizzata anche da Jackie e John Fitzgerald Kennedy per la luna di miele.
La tenuta di Beverly Estate è anche famosa per essere stata uno dei luoghi dove sono avvenute le riprese del film cult "Il Padrino" di Francis Ford Coppola, in particolare una delle scene più scioccanti del film, quella della testa di cavallo mozzata nel letto.
La villa, in stile mediterraneo, è stata progettata nel 1927 dall’architetto Gordon Kaufmann su richiesta del dirigente bancario Milton Getz.
Nel 1946 è stata acquistata da William Randolph Hearst e in seguito, nel 1953, dai Kennedy che l’hanno usata prima per la loro luna di miele e poi come quartier generale per la campagna presidenziale di JFK.
La campagna di crowdfunding è già partita e funziona in questa maniera: gli imprenditori che intendono investire un minimo di 125mila dollari, cioè poco più di 200mila euro, per una unità della casa ricevono un ritorno garantito del 5% sul loro investimento, con l’opportunità di arrivare fino al 20%.
In pratica il proprietario della struttura, invece di chiedere un prestito a una banca per rinnovare l’imponente tenuta, ha scelto di creare un progetto di crowdfunding che comporta il 5% degli interessi da versare in contanti agli investitori.
E’ consentito un numero massimo di investitori pari a 320 e ognuno di essi può investire quanto desidera partendo da un minimo di 125mila dollari.
L’intera operazione di crowdfunding, che si concluderà ufficialmente il 31 luglio 2017, mira a raccogliere i 40 milioni di dollari che serviranno a ristrutturare la tenuta, che comprende diciannove camere da letto, quaranta bagni, una grande biblioteca, una discoteca e due sale di proiezione.
Foto Wall Street Journal