Cemento addio: la nuova frontiera dell’ingegneria, la Biomimetica, sta studiando un nuovo materiale sintetico da usare in edilizia e che riproduce le caratteristiche delle ossa.
Cemento addio: la nuova frontiera dell’ingegneria, la Biomimetica, sta studiando un nuovo materiale sintetico da usare in edilizia e che riproduce le caratteristiche delle ossa.La natura in più di un’occasione si è rivelata fonte di ispirazione in alcune ricerche scientifiche e, anche in questo caso, sembra venire in aiuto: è la nuova frontiera dell’ingegneria dei materiali che si avvale di un approccio biomimetico per imitare i meccanismi semplici e spontanei della natura.
A tal proposito un team di ricercatori dell’Università di Cambridge sta sviluppando un nuovo materiale sintetico che riproduce le caratteristiche naturali delle ossa e dei gusci d’uovo con cui si potrebbero realizzatore gli edifici del futuro.
L’idea in se di costruire intere città con edifici composti di ossa può apparire macabra ma, in realtà, si tratta di un’ innovazione molto promettente soprattutto dal punto di vista della riduzione delle emissioni inquinanti.
Infatti materiali come l’acciaio e il cemento sono responsabili di più del 10% delle emissioni di CO₂ ed è fondamentale trovare soluzioni alternative come appunto quella del team del bioingegnere Michelle Oyen, del Dipartimento di Ingegneria di Cambridge.
I ricercatori hanno studiato la composizione e il comportamento a lungo termine di ossa e gusci d’uovo rilevandone un elevato grado di robustezza e resistenza alle fratture
Così hanno ricreato in laboratorio un composto molto simile, fatto di proteine e minerali: le prime conferiscono resistenza e forza, mentre i secondi offrono durezza e rigidità. In fase di produzione i componenti sono poi stati modellati sul collagene in modo da ottenere un materiale simile al lattice.
Perché si possa passare però dalla teoria alla pratica, realizzando edifici con nuovi materiali, serve un cambiamento di mentalità nel settore delle costruzioni. Intanto il team di ricercatori sta testando la possibilità di sostituire il collagene con una proteina o un polimero sintetico in modo da rendere il materiale ancora più resistente.
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