L’elleboro, pianta perenne, rustica e dai fiori leggiadri, tende a sbocciare nel periodo più fresco dell’anno: impara a coltivarla correttamente.
L’elleboro, pianta perenne, rustica e dai fiori leggiadri, tende a sbocciare nel periodo più fresco dell’anno: impara a coltivarla correttamente.Gli ellebori piante perenni a radice rizomatosa appartengono alla famiglia delle Ranuncolaceae e comprendono circa 15 specie e numerosi ibridi.
Gli ellebori presentano foglie persistenti, più o meno coriacee, e fiori variamente colorati, piatti o a coppa che sbocciano da dicembre ad aprile.
Essendo una pianta originaria di zone montuose e collinari l’elleboro non ama il caldo, per cui è preferibile coltivarlo in una zona semi-ombreggiata: l’ideale sarebbe piantarli ai piedi di alberi o arbusti che lasciano filtrare i raggi solari.
Se posizionato in una zona soleggiata l’elleboro necessita di annaffiature molto regolari ed abbondanti in estate, anche se questo è il periodo di riposo vegetativo per cui non è richiesto un abbondante quantitativo di acqua.
E’ importante comunque evitare un’eccessiva umidità che rischierebbe di danneggiare le piante favorendo l’insorgere di malattie fungine.
Anche se gli ellebori si adattano bene a diversi tipi di terreno crescono meglio in un suolo con ph alcalino, profondo, ricco di materia organica e soprattutto ben drenato e privo di ristagni idrici.
Le piante di elleboro possono essere messe a dimora in qualsiasi momento dell’anno ad eccezione dei periodi più rigidi dell’inverno o più caldi dell’estate: basta scavare una buca profonda e larga 40 cm in cui adagiare la pianta con il colletto a filo del terreno.
La concimazione non è indispensabile anche se in autunno e dopo la fioritura si può favorire la crescita e la fioritura somministrando un concime a lenta cessione ricco di fosforo e potassio.
Se si vuole moltiplicare gli ellebori conviene usare il metodo di divisione per cespi da eseguire a fine estate in modo da consentire di produrre nuove radici prima del freddo autunnale e invernale: la pianta di almeno 4 o 5 anni, estratta dal terreno, si divide in due o tre parti da ripiantare immediatamente.
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