Hai mai pensato di coltivare nel tuo giardino il penstemom? Un fiore allegro a forma di campanula che regala fiori colorati per tutta l’estate.
Hai mai pensato di coltivare nel tuo giardino il penstemom? Un fiore allegro a forma di campanula che regala fiori colorati per tutta l’estate.Erbacea perenne di origina americana, il penstemon colora con le sue campanelle tubulari i giardini per tutta l’estate portando allegria e spensieratezza.
Il penstemon si presenta in molte forme, dimensioni e colori. Infatti si conoscono circa 250 specie e un numero sorprendente di ibridi: l’altezza degli steli può variare da alcune decine di centimetri a oltre un metro e i colori vanno dal blu al rosso, dal viola al giallo passando attraverso infinite sfumature.
Questa pianta gioiosa va piantata per gruppi in pieno sole, in zone calde e ben areate, ma è possibile coltivarla anche in vaso purché i contenitori siano di grandi dimensioni.
Cresce bene in tutti i tipi di terreno, da quelli neutri a quelli addirittura scarsi di proprietà nutritive, ma la cosa fondamentale è che sia sempre messo a dimora in un terreno ben drenato.
Il penstemon può sopportare anche temperature rigide, al di sotto dello zero, poiché ha un’origine montana e quindi è caratterizzati da una certa rusticità e resistenza.
La concimazione deve avvenire in primavera somministrando un prodotto ricco di fosforo e potassio in modo da stimolare il più possibile la fioritura.
Anche se si tratta di una pianta perenne, nei nostri climi il penstemon si comporta come una biennale per cui per farla durare il più possibile, occorre tagliare i fiori non appena appassiscono. A novembre poi si effettuata un potatura di tutta la vegetazione a 30 cm di altezza e a marzo, quando ormai le gelate invernali sono passate, si deve tagliare nuovamente a 10 cm.
La moltiplicazione del penstemon avviene effettuando una talea tra agosto e settembre: basta prendere da un ramo semilegnoso, privo di fiori, una porzione lunga circa cinque cm lasciando solo un paio di foglioline. Le talee vanno messe in piccoli vasi con terriccio universale, tenute al riparo per tutto l’inverno e poi trapiantate in terra la primavera seguente.
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