Una pianta famosa e diffusa: ecco come coltivare l'oleandro!
Una pianta famosa e diffusa: ecco come coltivare l'oleandro!L'oleandro è una pianta molto nota e diffusa, caratterizzata da tre specie diverse , tutte arbusti fioriferi con foglie sempreverdi.
La pianta, che può variare da un minimo di 2 metri di grandezza fino ad un massimo di 6, ha fiori dal bianco al rosa fino all'arancione ed al rosso porpora.
Nonostante la sua ampia diffusione, questa è una pianta che necessita di attenzione da parte di chi la cura, infatti, le sue foglie, fiori e rami sono tossici e possono creare irritazioni o molto peggio (per questo non va assolutamente ingerita).
Ma come coltivare l'oleandro nel migliore dei modi?
Meglio un clima mite
Se vivete in una zona con clima mite, questa pianta è l'ideale per essere piantata all'esterno proprio in questo periodo o al massimo ad aprile.
E' possibile anche coltivarla in vaso: in questo caso è utile se vivete in zone fredde, così potete ritirarla in luogo chiuso - ma luminoso - e preservarla per la primavera.
Dicevamo della luce: l'oleandro, infatti, ha grande bisogno della luce del sole, anche diretta. Senza di essa, lo sviluppo della pianta è molto rallentato e spesso scarso.
Come detto, le temperature dai 10/15 gradi in su (e fino anche a 30) sono importanti, sotto i 5 la pianta patisce molto ed è meglio evitare di esporla a rovesci ed intemperie.
Durante i mesi più caldi, è importante bagnare la pianta almeno 2 o 3 volte a settimana (aggiungendo ogni tanto, se possibile, una piccola dose di concime); d'inverno, al contrario, è sufficiente un'annaffiatura ogni 2 o 3 settimane, il fattore fondamentale è comunque la temperatura esterna.
Se volete rinvasare l'oleandro, fatelo tra marzo ed aprile e ricordate di utilizzare un vaso più grande rispetto al precedente, anche se la crescita non è stata così visibile. Se, al contrario, la crescita è ampia, potate di qualche centimetro i rami fioriti più lunghi.
Attenzione al mezzo grano di pepe (noto parassita), che può attaccare la pianta ed infestarla. Utilizzate degli anticoccidici per eliminarli. Vi sono anche batteri che provocano segni grigio-neri sui rami: se li riscontrate, eliminate i rami malati per evitare che si propaghino, accompagnando l'opera con l'utilizzo di prodotti a base di rame.
Buon lavoro!