Non pensare che le piante grasse non abbiano bisogno di acqua: per una crescita sana le annaffiature devono essere regolari.
Non pensare che le piante grasse non abbiano bisogno di acqua: per una crescita sana le annaffiature devono essere regolari.Sono in molti a pensare che le piante grasse, perchè in grado di trattenere l’umidità dell’ambiente, necessitano di poca acqua. Non è così. Pensare di non bagnare mai un cactus o una succulenta è un gravissimo errore perché nei loro luoghi d’origine queste piante godono di una stagione delle piogge a cui subentra il periodo di siccità.
Le annaffiature delle piante grasse devono tener conto della stagione, del clima, del tipo di vaso e della terra, nonché delle dimensioni e dell’età della pianta
In inverno si possono sospendere completamente le annaffiature, ma nel caso in cui la temperatura superi i 15°C sarà consigliabile spruzzate almeno una volta al mese le piante con un nebulizzatore.
Durante la stagione primaverile, e poi in quella estiva, le annaffiature devono essere frequenti ma non eccessive, ciò significa che è bene bagnare la pianta grassa spesso ma con poca acqua, onde evitare il rischio di far marcire le radici della pianta. E’ inoltre consigliabile ricreare un effetto rugiada nebulizzando l’acqua sulla superficie della pianta.
Per non sbagliarsi basterà controllare di tanto in tanto la terra toccandola: se risulta particolarmente asciutta e secca è bene procedere all’annaffiatura.
Se si ha la fortuna di disporre di una serra per tutto l’inverno le piante grasse non andranno annaffiate perché assorbiranno l’umidità dell’aria: si deve cominciare a programmare le annaffiature a partire dall’aumento della temperatura esterna.
E’ bene infine controllare che non ci siano spifferi o correnti d’aria per evitare il fenomeno del gocciolamento nella serra: l’acqua cadendo sempre su una pianta, la potrebbe far marcire.