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Come cambia la figura dell’amministratore condominiale in base alla nuova riforma

A partire dal 18 giugno 2013 entra in vigore la nuova riforma del condominio: i cambiamenti principali riguardano proprio la figura dell’amministratore.

A partire dal 18 giugno 2013 entra in vigore la nuova riforma del condominio: i cambiamenti principali riguardano proprio la figura dell’amministratore.

Il 18 giugno 2013 entra definitivamente in vigore la riforma dello statuto condominiale: si tratta di un cambiamento epocale, perché alcune articoli che regolavano la vita condominiale risalivano addirittura al 1942.

I principali cambiamenti riguardano la figura dell’amministratore il cui ruolo comporterà un deciso aumento di spesa.

Tra i suoi compiti principali emergono in particolare i seguenti:

  • convocazione delle assemblee
  • controllo del rispetto del regolamento imponendo sanzioni a chi lo vìola
  • controllo dell'uso delle cose comuni
  • riscossione dei contributi per la manutenzione dello stabile
  • pagamento dei dipendenti condominiali (portiere/custode) e dei fornitori
  • cura dei registri condominiali e conservazione della documentazione gestionale
  • controllo dello stato dei pagamenti e delle eventuali liti in corso
  • controllo del rendiconto annuale di gestione

Per nominare un amministratore d’ora in poi saranno necessari non più quattro inquilini ma otto e, visto il cumulo di compiti che gli spettano, sarà possibile nominare una società ad hoc e non una persona fisica per svolgerli.

La durata della sua carica, che è di un anno, prevede una sola proroga dopodiché è necessaria una nuova votazione.

Cambiano anche i requisiti per svolgere quest’attività per cui non ci sarà più spazio per coloro che svolgevano questa attività come “dopolavoro”: oltre ai requisiti base relativi all’assenza di condanne per reati contro la pubblica amministrazione e per reati non colposi, sarà necessario disporre di un diploma di secondo grado o in alternativa frequentare un corso di formazione specifico.

Ovviamente maggiori requisiti e maggiori impegni comportano anche uno stipendio più caro: è stata infatti prevista una norma specifica che riguarda proprio il compenso dell’amministratore anche se tale norma non è di facile comprensione e ha sollevato molti dubbi.

Foto © Tiberius Gracchus - Fotolia.com

Tipsby Dea

Assicurazione

Anche se non è obbligatorio l'amministratore, su richiesta dell'assemblea, può essere coperto da assicurazione professionale.