Dai lavoratori dipendenti agli stagionali: ecco chi lo riceverà direttamente in busta paga e chi dovrà fare apposita richiesta. Alcune categorie dovranno aspettare fino a settembre. Tutto sul bonus 200 euro.
Dai lavoratori dipendenti agli stagionali: ecco chi lo riceverà direttamente in busta paga e chi dovrà fare apposita richiesta. Alcune categorie dovranno aspettare fino a settembre. Tutto sul bonus 200 euro.Un bonus “una tantum” anti-inflazione da 200 euro per lavoratori e pensionati sotto i 35 mila euro di reddito, così come i recipienti del reddito di cittadinanza. La misura scatterà a luglio e riguarderà più di 31 milioni di cittadini, quasi la metà dei quali lavoratori dipendenti. Le regole non sono uguali per tutti i beneficiari. Ecco le cose da sapere.
Bonus 200 euro: di cosa si tratta
Il bonus da 200 euro è un aiuto pensato dal Governo che viene erogato una tantum, ovvero una volta soltanto. Il provvedimento costerà circa 6 miliardi di euro e sarà finanziato senza ricorrere a nuovo deficit.
Obiettivi del bonus
La ratio del provvedimento risiede nella volontà, da parte del Governo, di dare un aiuto per contrastare aumento dei costi dell’energia e inflazione, che sta riducendo il potere di acquisto delle famiglie.
Chi può ottenerlo
Come detto, circa metà dei beneficiari è rappresentata dai lavoratori dipendenti, sia del pubblico che del privato. Ecco tutte le categorie che hanno diritto al bonus, ottenibile attraverso differenti procedure.
Lavoratori dipendenti
Per 13,8 milioni di dipendenti del privato e della Pa, il bonus arriverà direttamente nella busta paga di luglio. Sarà erogato dal datore di lavoro, che compenserà gli importi versati con la denuncia Uniemens. Sono previsti due requisiti per poter usufruire del bonus. Innanzitutto, il lavoratore deve aver beneficiato per almeno un mese (da gennaio ad aprile) dello sconto contributivo allo 0,8% previsto dall’ultima legge di Bilancio per chi ha un reddito mensile che non supera i 2.692 euro. Inoltre, il potenziale beneficiario deve dichiarare di non percepire trattamenti pensionistici o reddito di cittadinanza. Per evitare doppi accrediti, il bonus spetta sì in via automatica ai dipendenti, senza richiesta all’Inps, ma servirà una “dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”: occorre insomma compilare una sorta di autocertificazione (scarica il modulo), che dovrà contenere i dati anagrafici, il codice fiscale e il nome del datore di lavoro, in cui il lavoratore dovrà dimostrare di essere in possesso dei requisiti necessari.
Pensionati, beneficiari del reddito di cittadinanza o indennità Covid
Per tutte le altre categorie, l’erogazione avverrà tramite l’Inps. In particolare, sarà automatica per i pensionati, per tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e per chi sta ricevendo un’indennità Covid.
Lavoratori domestici
Il bonus da 200 euro spetta anche ai lavoratori domestici (colf, baby sitter, badanti, etc) con uno o più rapporti di lavoro in corso al 18 maggio 2022. In questo caso dovrà essere il lavoratore a fare domanda dell’aiuto all’Inps, tramite un patronato. Non è previsto un limite di reddito per accedere.
Lavoratori stagionali
La platea di beneficiari del bonus include i lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti: devono aver avuto un reddito 2021 derivante dai rapporti di lavoro citati non superiore a 35 mila euro e aver svolto prestazioni per almeno 50 giorni. I lavoratori stagionali con i requisiti previsti, per ricevere il bonus, dovranno presentare domanda all’Inps .
Lavoratori dello spettacolo
Gli stessi requisiti sono validi per gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo, che potranno ricevere il bonus solo dopo averne fatto richiesta: meno di 35 mila euro nel 2021 e almeno 50 contributi giornalieri versati.
Come e quando si riceve
Come detto, per i dipendenti il bonus sarà versato dai datori di lavoro in busta paga, insieme alla retribuzione del mese di luglio. Anche i pensionati e i beneficiari del reddito di cittadinanza lo riceveranno a luglio. Tutte le altre categorie di lavoratori dovranno invece attendere il mese di settembre.