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Come destinare il 2 per mille alle associazioni culturali

Nella dichiarazione dei redditi di quest'anno si può destinare una quota della propria imposta sul reddito alle associazioni culturali.  

Nella dichiarazione dei redditi di quest'anno si può destinare una quota della propria imposta sul reddito alle associazioni culturali.  

A partire da quest’anno il contribuente può destinare una quota pari al 2 per mille della propria imposta sul reddito a favore di una delle associazioni culturali che rientrano nell’apposito elenco istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Oltre al 5 per mille per il finanziamento di attività di sperimentazione e ricerca, all’8 per mille destinato a un ente religioso oppure allo Stato e al 2 per mille destinato ai partiti politici, si aggiunge dunque un altro 2 per mille, specifico per le realtà non profit che si occupano della valorizzazione e della promozione della cultura.

Se si versa il 2 per mille ai partiti lo si può anche versare alla cultura perché l’8, il 5 e il 2 per mille non sono alternativi fra loro: la scelta per uno, non preclude quella per l’altro.

Mentre l’8 e il 5 per mille sono contributi obbligatori, il 2 per mille (per la politica o per la cultura) non lo è

Sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è stato pubblicato l'elenco delle associazioni culturali che hanno presentato istanza di iscrizione entro l'11 Aprile 2016: salvo rettifiche dopo il 31 Maggio 2016 verrà comunicato l’elenco definitivo.

Nella compilazione della dichiarazione dei redditi il contribuente può così decidere di indicare il 2 per mille a favore soltanto di una delle associazioni culturali destinatarie apponendo la propria firma nell’apposito riquadro presente nella scheda del 730 e indicando il codice fiscale dell’associazione prescelta.

L’elenco delle associazioni che si sono candidate al 2 per mille dell’Irpef contempla circa 1300 piccole realtà non profit che lavorano sul territorio.

Tra gli enti beneficiari sono state escluse le Fondazioni anche se in alcuni casi, grazie alle associazioni “degli amici”, sono potute rientrare nell’elenco le fondazioni dei musei milanesi Brera, Poldi Pezzoli, Bagatti Valsecchi e della Raccolta Bertarelli.

Nell’elenco sono compresi anche il Touring club, le varie Acli, a vario titolo (Centro turistico acli, Unione sportiva Acli, Acli arti e spettacolo) e i circoli Arci.

Foto @www.fisco7.it

Tipsby Dea

Chi non presenta il 730

Possono versare il 2 per mille alle associazioni culturali anche coloro che sono esonerati dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi: basta compilare un’apposita scheda approvata dall’Agenzia delle Entrate.