Dai contributi a fondo perduto all’esenzione dal versamento del saldo IRAP, ecco i principali sostegni alle aziende annunciati dal Governo.
Dai contributi a fondo perduto all’esenzione dal versamento del saldo IRAP, ecco i principali sostegni alle aziende annunciati dal Governo.Il 13 maggio il Consiglio dei Ministri ha approvato il tanto atteso Decreto Rilancio, che con oltre 250 articoli introduce numerose misure in materia di sostegno al lavoro e all'economia, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. Ecco i principali aiuti alle imprese previsti dal decreto.
Contributi a fondo perduto
Il Governo ha stanziato 6 miliardi di euro per i contributi a fondo perduto: un sostegno per le imprese e gli autonomi con ricavi o compensi non superiori ai 5 milioni di euro nell’anno passato, che hanno subito una riduzione del fatturato del 33% a causa della pandemia. Fanno eccezione a questo requisito le società costituite dal primo gennaio 2019, così come le imprese o attività autonome delle zone rosse chiuse prima del lockdown nazionale, che hanno diritto al sostegno a prescindere dal calo di fatturato. L’ammontare del contributo è determinato in base alla differenza tra i ricavi di aprile 2020 e quelli dello stesso mese dell’anno precedente: 20% di tale somma per i soggetti con ricavi non superiori a 400 mila euro nell'ultimo periodo d'imposta; 15% in caso di ricavi tra 400 mila euro e un milione; 10% per ricavi superiori a un milione di euro.
Credito d’imposta al 60% per gli affitti
Per i soggetti esercenti attività d'impresa che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato di almeno il 50% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, il Governo prevede un credito d’imposta fino al 60% dell’affitto. Il sostegno spetta alle imprese con ricavi non superiori a 5 milioni di euro nel 2019, ma attenzione: per le strutture alberghiere il credito è previsto indipendentemente dal volume di affari registrato.
Riduzione delle bollette
In riferimento ai mesi di aprile, maggio e giugno 2020, il Decreto Rilancio prevede inoltre la riduzione della spesa sostenuta per le utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici: il taglio riguarderà la quota fissa delle bollette.
Rafforzamento patrimoniale
Per il 2020, chi investe nel capitale sociale di una o più società può beneficiare della detrabilità del 20% della somma investita, fino a un massimo di due milioni. La misura esclude società operanti nel settore bancario, finanziario o assicurativo. Alle aziende è riconosciuto anche un credito d'imposta pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto fino a concorrenza del 30% dell'aumento di capitale e comunque nei limiti previsti dal decreto (con un tetto massimo di 800 mila euro). La distribuzione di riserve prima del 1° gennaio 2024 da parte della società comporta la decadenza dal beneficio e l'obbligo per tutti i beneficiari di restituire gli importi, unitamente agli interessi legali.
Abolizione della prima rata IMU per alberghi e stabilimenti balneari
Per alberghi e pensioni c’è l’abolizione del versamento della prima rata dell’Imu, in scadenza alla data del 16 giugno 2020, a condizione che i possessori degli immobili siano anche i gestori delle attività. La norma prevede la stessa agevolazione per gli stabilimenti balneari, marittimi, lacuali e fluviali.
Esenzione dal versamento del saldo IRAP
Le imprese con un volume di ricavi inferiore a 250 milioni di euro non sono tenute al pagamento del saldo 2019 e dell’acconto 2020 (pari al 40% del totale) dell’Irap. Sono escluse banche e altri enti e società finanziarie, imprese di assicurazione, amministrazioni ed enti pubblici.
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