I look di Audrey Hepburn hanno oltrepassato il grande schermo e sono entrati nell'immaginario collettivo.
I look di Audrey Hepburn hanno oltrepassato il grande schermo e sono entrati nell'immaginario collettivo.“Era meglio il libro”. Succede spesso di pensarlo, quando un’opera letteraria viene trasposta sul grande schermo. Ecco, nel caso specifico di Colazione da Tiffany (non me ne voglia la buonanima di Truman Capote, che rimane pur sempre un gigante della letteratura), confesso di aver pensato: “Era meglio il film”. Con il cognome di quel suo personaggio, Capote aveva scelto di essere profetico: Golightly è infatti “go lighly”, espressione letterale (e letteraria) di un andare per il mondo con leggerezza. Proprio come la divina Audrey Hepburn ha sempre fatto.
Come poteva un’Holly Golightly soltanto immaginata competere con la perfezione di Audrey Hepburn nel suo iconico tubino nero firmato Givenchy? Abbiamo tutti bisogno di esempi: Hepburn è stata e continua a essere un esempio più “ingombrante” degli altri (in senso positivo), con la sua esile figura. Nei miei ricordi cinematografici, Audrey ha dato corpo, anima e stile a un tourbillon di personaggi dallo stile senza tempo. Sabrina, ma anche Sciarada, My Fair Lady, Vacanze Romane: in tutti i film che ha interpretato, infatti, con la massima naturalezza è sempre riuscita ad attribuire uno stile inconfondibile al suo personaggio, pur risultando sempre sé stessa. «Delicata, eppure mai fragile, Audrey Hepburn ha impersonato fin dal suo debutto un mix irresistibile di candore e charme», scrive Chiara Pasqualetti Johnson nel suo Audrey - Una vita, uno stile, edito da White Star: una biografia dell’attrice attraverso gli scatti e i look più celebri.
La nostra idea di stile e di eleganza, a dirla tutta, è stata plasmata dall’attrice britannica scomparsa trent’anni fa. Celebriamo un anniversario così importante ricordando cinque look indimenticabili con cui Audrey Hepburn ha scritto la storia del costume, della moda e del cinema, delineando il nostro immaginario.
5. Il pixie cut
Camicia bianca e gonna a ruota, in Vespa in giro per Roma, con Gregory Peck, sfoggiando un pixie cut sbarazzino: l’unica scena di Vacanze romane che tutti ricordiamo a memoria. Pur non essendo un abito o un accessorio, il taglio di capelli di Audrey nel film diventa subito un emblema della spontaneità e della freschezza di una giovane diva appena sbocciata davanti alla macchina da presa, e subito vincitrice di un premio Oscar. L’intramontabile pixie cut di Audrey Hepburn - da lei tanto amato da averlo portato anche in altre occasioni - continua a ispirarci stagione dopo stagione, non passando mai di moda.
4. Le ballerine
Dopo Roma, Parigi: anche Sabrina è una favola moderna, quella di un’acerba ragazza che nella grande città si trasforma in una donna sofisticata, dallo charme irresistibile. È proprio con Sabrina che Audrey diventa Audrey: «Givenchy sta lavorando alla presentazione della sua prima collezione quando un assistente gli annuncia l’arrivo di un’attrice hollywoodiana, mademoiselle Hepburn», racconta Chiara Pasqualetti Johnson. Il giovane, futuro grande stilista, rimane conquistato dal gusto, dai modi e dalla dolcezza di Audrey, e tra loro si stabilisce subito un’affinità elettiva espressa appieno attraverso la moda. Givenchy firma gli abiti elegantissimi indossati da Sabrina, ma è un look molto semplice a esaltare il fisico da ballerina di Audrey Hepburn: pantaloni a sigaretta e ballerine, per l’appunto, di Salvatore Ferragamo.
3. Il cappello
Non uno soltanto, ma tanti: dalle cloche bianche ai cappelli di paglia, dal cappello maculato indossato in Sciarada all’enorme cappello a tesa larga di Colazione da Tiffany, di per sé stesso icona di irraggiungibile eleganza. Nessun’altra ha mai indossato i cappelli con la stessa nonchalance di Audrey Hepburn (a parte una conterranea d’eccezione, la compianta Regina Elisabetta). Insieme ai grandi occhiali neri e ai foulard, il cappello è l’accessorio quintessenza dello stile Audrey, da reinterpretare con coraggio e con la stessa rilassata sfrontatezza.
2. Il velo a pois
Una foto patinata, ma meno “clamorosa” di altre, è quella che ritrae Audrey Hepburn in un primo piano, nel quale indossa solamente un velo di rossetto, orecchini di diamanti e un accessorio elegante e leggero come lei è sempre stata. Si tratta di un velo a pois, che appena le sfiora le spalle nude. «A differenza di altre star, infatti, Audrey non ha mai voluto congelare la sua immagine sovrapponendola a quella perfetta del passato da attrice. Quasi inconsapevole del suo fascino, mostrava orgogliosa i segni che il tempo stava lasciando sul viso e su quel corpo sempre più magro, che contrastava con uno spirito indomito».
1. Il tubino nero
Strike a pose: forse non riusciremmo a immaginare due personaggi altrettanto distanti, ma potremmo dire che Audrey Hepburn sia stata, almeno in questo, un’antesignana di Madonna (e della scena queer a cui la signora Ciccone si era dichiaratamente ispirata). A rendere iconico il tubino nero di Audrey Hepburn non è stato solamente lo stile di Givenchy: molto hanno contribuito le pose flessuose e artistiche, con cui la personalità dell’attrice ha dato vita, più che a un semplice capo, a una vera icona impassibile ai dispetti del tempo.
Perché, se è vero che "La moda passa, lo stile resta" (prendendo in prestito le parole di un'altra icona intramontabile, Coco Chanel), Audrey Hepburn ha lasciato un segno davvero indelebile nella nostra idea di stile.
Foto: LaPresse