Qualcuno ha lanciato la notizia che è rimbalzata su tutti i quotidiani e ha fatto il giro del web scatenando le polemiche ma ci ha pensato l’AIRC a risolvere ogni dubbio.
L’uso del reggiseno aumenta il rischio di cancro? Assolutamente no, la notizia è nient’altro che una bufala e non c’è alcuna correlazione tra l’uso di questo capo di intimo e la malattia.
La conferma arriva direttamente dall’AIRC, la Fondazione per la Ricerca sul Cancro, che ha smentito quanto inizialmente affermato da due ricercatori.
Non c’è nessun nesso tra l’uso del reggiseno e la diffusione del cancro
I due studiosi hanno infatti condotto uno studio basato sull’osservazione dei comportamenti delle donne in varie zone del mondo dal quale era emerso che le donne giapponesi e delle popolazioni maori, che per cultura e tradizione non usano il reggiseno, si ammalavano meno delle donne europee, ma poi, con la diffusione di questo indumento, quando hanno cominciato a sfoggiarlo anche loro, l’incidenza della malattia è aumentata.
In realtà, come ha affermato l’AIRC, i due ricercatori non sono medici, bensì due antropologi, specializzati nello studio degli esseri umani dal punto di vista culturale e sociale, ma non dal punto di vista scientifico; inoltre, nella loro ricerca, i due studiosi non hanno tenuto conto di altre variabili e fattori di rischio importanti, come la sedentarietà o l’obesità e il loro libro, scritto in totale autonomia, non è mai stato pubblicato su una rivista scientifica e la loro teoria non è mai stata confermata dagli oncologi.
Secondo l’AIRC quindi questa teoria è priva di fondamento e non c’è nessun nesso tra l’utilizzo di questo capo di intimo e la diffusione della malattia.
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E se quanto affermato dall’AIRC non dovesse bastare a tranquillizzare le donne che hanno letto in giro questa notizia, ecco un’altra smentita ufficiale: quella di uno studio scientifico effettuato su circa 1000 donne americane nel 2014 che ha confermato che non c’è alcuna relazione tra l’uso del reggiseno e lo sviluppo del cancro.