Cosa significa la parola crossdressing e quali sono i motivi per i quali i crossdresser si travestono.
Cosa significa la parola crossdressing e quali sono i motivi per i quali i crossdresser si travestono.Vi è mai capitato, anche solo una volta, per gioco, di indossare gli abiti di un uomo? Mettere la camicia del vostro lui, una delle sue cravatte, le sue scarpe, di diverse taglie più grandi della vostra.
E lui, lo ha mai fatto con i vostri abiti? Rubarvi le autoreggenti, provare il vostro reggiseno, mettersi una delle vostre collane? Questa abitudine ha un nome: crossdressing. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e chi sono gli uomini che si vestono da donne.
Cos'è il crossdressing?
Il crossdressing viene definito come “L'abitudine di vestirsi e comportarsi come se si appartenesse al genere sessuale opposto al proprio”.
I crossdresser sono, dunque, quegli individui che indossano gli abiti maschili, se donne, e femminili, se uomini. In realtà, al giorno d’oggi non è neanche così semplice parlare di crossdressing per il fatto che il concetto di genere è diventato sempre più fluido e l’abbigliamento unisex ha preso sempre più piede. Le stesse uniformi o divise di mestieri un tempo considerati appannaggio maschile oggi vengono comunemente indossate anche dalle donne.
Crossdressing e travestitismo sono la stessa cosa?
Il termine crossdressing viene spesso confuso con quello di travestitismo, ma in realtà le due parole non sono sinonimi. Il travestitismo, infatti, è sempre stato associato all’omosessualità e alla transessualità - dunque a un orientamento sessuale e a un’identità di genere. Crossdressing è, invece, un termine neutro, che non si carica di connotazioni sessuali e che, anche nei casi in cui oggi venga praticato come feticismo sessuale, viene di solito messo in atto dagli eterosessuali.
Crossdressing: una storia antica quanto l'uomo
Il crossdressing non è di certo una novità: viene infatti praticato da sempre, al punto che viene citato nella stessa Bibbia. Purtroppo ancora oggi viene percepito, a livello sociale, con uno stigma negativo, come se si trattasse di un disturbo. In realtà, dal punto di vista psicologico, il crossdressing non è mai stato catalogato come tale.
Crossdresser: oggi chi sono
Quando si parla di crossdressing vengono subito in mente le drag queen o i drag king, che sono, rispettivamente gli uomini che si vestono da donna e le donne che si vestono da uomini. Oggi per le donne è abbastanza normale indossare abiti considerati “da uomo”, ma bisogna ricordare che per secoli il teatro è stata una prerogativa maschile - gli uomini interpretavano anche le parti femminili - e che in molte culture ancora oggi le donne non possono indossare i pantaloni.
Perché il crossdresser si traveste?
Il crossdressing non si limita soltanto a un’attività o a una professione: sono infatti tante le persone che si travestono per piacere personale, ludico, sessuale e non. Ci sono poi motivazioni ben più serie alla base di questa pratica: in molti Paesi, per giornalisti e militari (soprattutto donne) il crossdressing diventa una copertura, un modo per passare inosservate e difendersi da situazioni ancora fortemente retrograde.
Crossdresser famosi nella realtà o nel cinema
Pensando ai casi più eclatanti di crossdressing che ci sono passati davanti agli occhi senza che ce ne rendessimo praticamente conto, il primo pensiero va a Lady Oscar, quella che siccome suo padre voleva voleva un maschietto ma ahimè… è stata obbligata fin da bambina a indossare abiti da uomo.
Anche la protagonista del manga La principessa Zaffiro, che è nata con un animo metà maschile e metà femminile, si comporta (e si veste anche) come se fosse un uomo. Al cinema, troviamo esempi di crossdressing nei film A qualcuno piace caldo, A letto con il nemico (con protagonista Julia Roberts) e Hairspray - Grasso è bello, in cui John Travolta, per recitare la parte di Edna Turnblad, si è travestito da donna e ha dovuto pure indossare una pancera da cento chili.