Vita di coppia
Vita di coppia

La crisi del settimo anno esiste davvero?

Si sente parlare spesso di "crisi del settimo anno", ma cos'è veramente? Ci sono dei motivi reali per cui le coppie si sgretolano proprio dopo 7 anni o è solo un luogo comune?

Si sente parlare spesso di "crisi del settimo anno", ma cos'è veramente? Ci sono dei motivi reali per cui le coppie si sgretolano proprio dopo 7 anni o è solo un luogo comune?

La crisi del settimo anno è un concetto così radicato a livello sociale che, in Italia, ci hanno fatto addirittura un programma televisivo, Amore alla prova - La crisi del settimo anno. Ma in cosa consiste davvero? Le coppie entrano realmente in crisi a partire dal settimo anno? C’è qualche fondamento scientifico? Vediamolo.

Cos'è e cosa si intende per crisi del settimo anno

«Da quanto tempo state insieme?»

«Sette anni.»

«In bocca al lupo.»

Potrebbe iniziare così un dialogo immaginario tra due persone a proposito della crisi del settimo anno. Si tratta soltanto di una credenza un po’ mitologica, dell’unicorno delle relazioni, o ci sono dei motivi per cui si dice che il settimo anno è quello della crisi nera per chi si ama? I rapporti di coppia non sono mai idilliaci. Seppur nelle differenze che li contraddistinguono, sono in genere caratterizzati da alcune fasi. Esaminiamole.

Fase 1. Tra idealizzazione e scoperta - tra il 1° e il 3° anno

L’inizio della vita in due è, di solito, il più leggero e spensierato, ma anche quello più intenso a livello sessuale. Si passa, giorno per giorno, dall’immagine ideale che si aveva del/la partner alla conoscenza reale. E si fa tanto l'amore. 

Fase 2. Tra consolidamento e smascheramento - tra il 4° e il 6° anno

La seconda fase aiuta a confermare se chi c’è al proprio fianco può realmente soddisfare le proprie esigenze personali, il proprio ideale di partner. È davvero la persona con la quale si vuole trascorrere il resto della propria vita? La risposta la si trova conoscendola, scoprendone i difetti, assaporandone gli alti e i bassi del carattere e del modo di fare.

Fase 3. La crisi - e il tanto temuto settimo anno

Giunti al settimo anno, si dovrebbero avere le idee abbastanza chiare (ma non è detto che sia così, specie se la persona che amiamo ci ha ingannati, quindi in realtà non abbiamo mai avuto modo di conoscerla davvero). Il rapporto è solido o si sfalda facilmente, come un mobile IKEA, tipo quando si conosce un’altra persona?

La psicologia della crisi del settimo anno

Quello che trovi nelle righe precedenti, però, è soltanto uno schema. Nei fatti, non ci sono regole esatte nel modo in cui si sviluppa una storia d'amore, quindi anche parlare di crisi del settimo anno è un po’ una stronzata. Comunque può succedere che, a un certo punto, le coppie (o anche solo uno dei due), che sia il settimo o il decimo anno, inizino a sentire delle mancanze. Molto spesso, queste sono legate all’affievolimento della passione.

Alla carenza di desiderio, si possono poi aggiungere anche altri fattori, come l'assenza di stimoli, la noia o qualcosa di più profondo, come rendersi conto di non essere per niente in sintonia con chi si ama. Perché ci sono cose molto più intime del sesso e se vengono meno, o non ci sono mai state, la casa crolla pure se non arriva il lupo cattivo dei tre porcellini.

Non possiamo dire, quindi, che ci siano evidenze scientifiche a sostegno di questo terrificante numero sette. Le situazioni vissute (tutte diverse) possono portare una coppia alla fase del disincanto in qualsiasi momento, in realtà. La differenza sta nel capire come ripararsi dal vento.

Come superare la crisi del settimo anno

Le storie d’amore hanno sempre momenti di up e di down. Se c’è una crisi, che sia perché non c'è più appetito sessuale o per problemi più grossi che si aggrovigliano in una matassa senza fine, quello che non si può (e non si deve) fare è ignorarla.

Anche la storiella che il tempo sistema tutte le cose è un po’ simile alla bugia del "e vissero per sempre felici e contenti". Non puoi aspettarti che le cose cambino se non sei tu a fare il primo passo. Per farlo, potresti per esempio:

  • partire comunicando all’altro/a come ti senti, senza filtri, nel modo più trasparente possibile. In alcuni casi, la terapia di coppia può essere un buon assist;
  • chiederti quali sono i motivi che ti spingono a portare avanti la tua relazione, nonostante tutto. Potresti persino renderti conto che non lo stai facendo più per te, ma per soddisfare le aspettative della tua famiglia.

Foto di apertura: immagine di tksonique su Freepik