Litigare spesso con chi si ama è un bene o un male? Tra ricerche scientifiche, pareri psicologici e spunti di riflessione, proviamo a darti qualche risposta.
Litigare spesso con chi si ama è un bene o un male? Tra ricerche scientifiche, pareri psicologici e spunti di riflessione, proviamo a darti qualche risposta.Ho sempre pensato che l'amore e la guerra abbiano più di una cosa in comune. Entrambi stravolgono la tua esistenza, in modi inimmaginabili. Alcuni giorni sono un campo minato in cui evitare di saltare in aria diventa strategico per sopravvivere. Certi litigi hanno il sapore di battaglie perse, altri di trofei portati a casa senza troppi spargimenti di sangue. Partendo da questi pensieri sparsi, mi sono chiesta: litigare fa bene alla coppia o contribuisce al lento deterioramento della stabilità della relazione?
Litigare spesso fa bene o male alla coppia?
Ci sono coppie che dicono di non aver mai litigato un singolo giorno dalla loro costituzione. Il litigio viene visto come il demonio, il campanello d'allarme di una rottura più o meno imminente, l'erba cattiva.
Eppure, fior di ricerche scientifiche, psicoterapeuti e psicologi si sono prodigati nell'affermare che litigare può fare bene alla coppia, se avviene in un certo modo. Non andare d'accordo su tutto, infatti, è normale. E i conflitti possono diventare il terreno dal quale instaurare nuovi equilibri, liberarsi da pesi ingombranti, rimpastare il rapporto e alimentarlo con nuova energia vitale.
Il litigio può anche semplicemente essere la base dalla quale trovare un compromesso, il vero collante di tante relazioni (più o meno) sane e durature. Ben lontano dall'idea che uno scontro debba culminare per forza con una vittoria.
Perché si litiga con chi si ama
Ci possono essere migliaia di motivi alla base di un litigio di coppia. In alcuni casi, le liti nascono dal bisogno di conferme, dalla ricerca di rassicurazioni. Sono, quindi, un modo per testare i sentimenti altrui (che, alla lunga, può diventare frustrante e deleterio per chi viene costantemente incalzato su certi temi).
Quando le coppie iniziano a convivere, ai litigi che si avevano nel periodo di non convivenza, se ne aggiungono di solito di nuovi, legati per esempio al fatto che uno dei due non si occupi mai delle faccende domestiche.
Ci sono, però, alcune considerazioni da fare: non tutti i litigi portano a qualcosa, anzi alcuni possono effettivamente compromettere la possibilità di stare bene in due. Come la goccia che scava la pietra e la modifica irrimediabilmente.
Quando i litigi sono "tossici"
In una relazione di coppia, i litigi sono nocivi quando sono alimentati da:
- vittimismo;
- orgoglio;
- ricatti emotivi e morali;
- lamentele fini a sé stesse;
- vendetta;
- rivendicazione;
- tentativo di manipolazione.
L'apice, ovviamente, è rappresentato da quando si litiga furiosamente, urlandosi contro le cattiverie della peggior specie, e arrivando persino ad alzarsi le mani. Altra forma di litigio disfunzionale è quella in cui si discute e non si parla per giorni.
Spesso, infatti, non si tratta di un modo per sbollire, far scemare la rabbia, fare la pace (e fare l'amore), ma più di uno strumento adoperato da alcune persone per esercitare il controllo sul/la partner - stiamo parlando del silenzio punitivo.
Come imparare a litigare "bene"
Se ci sono coppie che scelgono di lasciarsi per troppi litigi, ce ne sono altre che, invece, vivono bene anche perché litigano con una certa frequenza, ma lo fanno in modo costruttivo.
Tenersi le cose dentro, rimuginare, ma non dire mai quello che si pensa davvero, non è sano. Perché, prima o poi, tutto quello che abbiamo accumulato dentro verrà fuori. Come una pattumiera che esplode perché non l'abbiamo mai svuotata. Per questo, (tutte) le coppie dovrebbero imparare a gestire i conflitti in modo equilibrato. Difficile, dato che i litigi vengono esacerbati dalla rabbia, ma non impossibile.
Per iniziare a trasformare i battibecchi e gli alterchi in occasioni di crescita e miglioramento, ti suggerisco di:
- mettere da parte l'orgoglio: non serve avere torto o ragione in una discussione con il/la partner. Quello che puoi imparare a fare è disinnescare, buttare acqua sul fuoco anziché benzina;
- provare a metterti nei panni di chi hai di fronte e cercare di comunicare senza attaccare, di non controbattere alle critiche con altre critiche e, soprattutto, di non rigirare il discorso per essere la (e dalla) parte "giusta";
- non trasformare il focus della discussione in uno psicodramma nel quale tiri fuori storie passate o rispolveri vecchi rancori;
- cercare di essere assertivo/a in quello che dici e di non rendere il litigio il pretesto per sfogare sul/la partner i tuoi problemi personali.
Ci sono alcune tecniche che si possono mettere in pratica, poi, per dare un senso e un valore alle litigate di coppia e renderle funzionali. Una può essere quella di mettere in pausa l'oggetto della contesa e riprendere a parlarne in un secondo momento, quando gli animi si saranno raffreddati.
Un'altra, invece, consiste nel provare a dirsi le cose al buio, senza guardare il partner negli occhi. In questo modo, la sola cosa che risuonerà saranno le parole. La comunicazione dovrebbe così essere rafforzata proprio dalla mancanza di altri stimoli sensoriali, se non quello di dare peso a ciò che ci viene chiesto.
Foto di apertura: immagine di drobotdean