Vita di coppia
Vita di coppia

La vita di coppia dopo l'arrivo un figlio: ne parliamo con la psicologa

Come cambiano le dinamiche di coppia dopo essere diventati genitori? Quali problemi potrebbero presentarsi e come risolverli in modo costruttivo?

Come cambiano le dinamiche di coppia dopo essere diventati genitori? Quali problemi potrebbero presentarsi e come risolverli in modo costruttivo?

La gioia della nascita di un figlio è impagabile ma, una volta tornati a casa dall'ospedale dopo il parto, mamma e papà possono scontrarsi con problemi pratici e incomprensioni relazionali. La famiglia si è allargata e, necessariamente, i rapporti fra i suoi componenti si trasformano.

Questo passaggio da diade a triade può essere difficile: per questo abbiamo cercato di approfondire l'argomento con l'aiuto di un'esperta, la dott.ssa Lucrezia De Magistris, psicologa clinica e psicoterapeuta del centro medico online Mama Mind, il primo dedicato interamente alla salute della donna. Nato dall’esperienza di Mama Chat, si tratta di un ambulatorio virtuale di professionisti e professioniste che offrono assistenza qualificata e personalizzata attraverso psicoterapie e colloqui online per il benessere femminile.

La vita di coppia dopo un figlio: come vivere il cambiamento nei primi mesi dopo il parto?

La nascita di un figlio comporta un grande stravolgimento nella vita di una coppia: non solo richiede l’assunzione del nuovo ruolo genitoriale di madre o padre, ma determina anche la creazione di una nuova realtà che riguarda entrambi i partner. Parliamo della coppia genitoriale, deputata alla cura del nuovo nato.

In aggiunta a questa sfida, è richiesta anche una ridefinizione dei confini con le proprie famiglie estese. Ne è un esempio l’aiuto fornito dai neo-nonni alla nuova famiglia o, al contrario, la percezione di un’ingerenza nel nuovo nucleo familiare, che può essere oggetto di conflittualità di coppia.

È importante sottolineare e riconoscere il fatto che il passaggio da diade a triade comporti in modo più o meno marcato un disequilibrio nella coppia, che ha bisogno del suo tempo per riorganizzarsi. L’arrivo di un nuovo membro nella famiglia infatti richiede una ridefinizione e una sensibile riduzione dei tempi e degli spazi, anche psicologici, prima dedicati invece unicamente alla coppia e a sé stessi.

La riorganizzazione di coppia avviene in un momento, ovviamente, ricco di cambiamenti e di vulnerabilità a livello individuale: cambiamenti fisici e ormonali, l’esperienza del parto a volte molto diversa da come viene idealizzata precedentemente all’evento, il possibile senso di inadeguatezza rispetto al nuovo ruolo genitoriale, eventuali difficoltà nell’allattamento, la privazione di sonno… Risulta quindi essenziale una buona comunicazione e il confronto reciproco tra i partner, unitamente alla percezione di una condivisione, compatibilmente con la situazione specifica di ogni famiglia, nella cura del nuovo nato.

 

Spesso, anche quando la testa vorrebbe ritrovare l'intimità con il partner, è il corpo a rifiutarsi. Quanto conta la fisiologia e quanto la psicologia nella vita di coppia dopo un figlio?

La nascita ha sicuramente effetti e ripercussioni sulla sua vita sessuale, ma già dal periodo di gravidanza è possibile osservare riadattamenti in questo ambito. Gli studi chiariscono che in situazione di gravidanza fisiologica non sia richiesta un’astensione dai rapporti e, anzi, sembra che una vita sessuale attiva possa comportare degli effettivi benefici, sia sull’andamento della gravidanza, che rispetto alla sfera relazione.

Tuttavia, è comune osservare una riduzione dei rapporti come conseguenza dei cambiamenti ormonali, nausea, stanchezza, ingombro del pancione, ma anche false credenze, come la preoccupazione di danneggiare il feto.

Dopo la nascita di un figlio, superate le settimane di astinenza consigliate dal proprio ginecologo e in assenza di altre problematicità, è possibile riprendere una regolare vita sessuale, anche se è importante sottolineare che, comunemente, la ripresa dei rapporti possa essere più lenta. Diversi fattori, infatti, entrano in gioco, sia organici che psicologici.

I cambiamenti ormonali che subisce la donna dopo il parto, la sua modalità, la presenza di lacerazioni perineali o l’essere stata sottoposta a episiotomia, così come la privazione di sonno o l’allattamento, possono comportare un calo del desiderio o dolore durante i rapporti.

Anche la fatica, la presenza di depressione post-partum (che riguarda il 10-15 % delle donne che partoriscono) o un declino nella soddisfazione di coppia, influenzano negativamente la ripresa di una soddisfacente vita sessuale. È importante quindi comunicare al partner le proprie sensazioni o preoccupazioni, per recuperare insieme l’intimità e una soddisfacente vita sessuale.

 

Sesso dopo un figlio: meglio improvvisare o programmare?

Una buona vita sessuale ha ripercussioni positive sul rapporto di coppia e, quindi, anche sull’equilibrio della nuova famiglia. In un momento in cui i momenti di privacy e di tempo libero sono pochi, per alcune coppie può rivelarsi una strategia utile mettere da parte, per qualche tempo, la spontaneità e decidere invece di programmare i momenti di intimità. Ciò, nonostante possa spaventare o convincere poco, questa strategia diventa una valida alleata per impegnarsi a mantenere vivo un aspetto tanto importante della relazione.

In un momento di così grandi cambiamenti, come visto, è comune che possa venire meno il desiderio sessuale, da parte di uno o di entrambi i partner, o che non vi sia simultaneità nei momenti in cui il desiderio è presente. Se riprendere una soddisfacente vita sessuale può essere difficile per alcuni, è anche importante però cercare di valorizzare anche altri aspetti, come le attenzioni reciproche, i gesti affettuosi e il contatto fisico.

 

Come riorganizzare spazi e tempi della coppia?

Riorganizzare gli spazi e i tempi della coppia con la nascita di un bambino sappiamo che non è facile, la privacy della propria camera da letto è venuta meno e il tempo libero è quasi assente. È però buona norma cercare di impegnarsi a condividere dei piccoli momenti insieme, sia a casa, che, se possibile, fuori casa, magari, se si può e si vuole, chiedendo un aiuto esterno che si occupi del nuovo nato.

Programmare il tempo insieme, come detto, è una strategia che può venire molto in aiuto in questo momento tanto ricco e impegnativo, in cui è facile che il rapporto di coppia, sotto più aspetti, ne risenta negativamente.

 

Se stai attraversando un momento di difficoltà o intendi prenderti cura della tua salute mentale in un momento delicato come quello della nascita di un figlio, Mama Mind è a tua disposizione. Se lo desideri, puoi prenotare con facilità il tuo percorso personalizzato con la dott.ssa Lucrezia de Magistris e cominciare fin da oggi a prederti cura del tuo mondo interiore e del rapporto con il tuo partner.

Foto di apertura: Immagine di teksomolika su Freepik