Fare l’amore alla prima uscita: giusto o sbagliato? Riflessioni semiserie.
Fare l’amore alla prima uscita: giusto o sbagliato? Riflessioni semiserie.La maggior parte di noi è cresciuto con l’idea - malsana aggiungerei - che restare vergini fino al matrimonio fosse cosa buona e giusta. Altri hanno vissuto l’inizio della masturbazione come l’avvicinarsi delle porte dell’inferno - "Cosa succede se non lo dico quando mi confesso? Quanto scotteranno quelle fiamme?". Poi ci siamo liberate. Abbiamo scoperto che fare l’amore - consenso permettendo - è una succursale dell’Eden che ha aperto sulla terra e che la masturbazione ci fa raggiungere l’estasi senza bisogno di pregare.
Allo stesso modo, negli anni, pur avendo conquistato la piena libertà sessuale, il primigenio ricordo della manipolazione iniziale torna a fare un baccano assurdo in testa quando riusciamo a racimolare un’uscita con uno che ci piace veramente. Non il caso umano di turno, il trentacinquenne finto maturo con trilioni di turbe in testa, non il toy-boy che ci fa sentire ancora giovani donzelle che possono ronzare di fiore in fiore: ma quello che credevi potesse esistere soltanto nel groviglio dei tuoi pensieri. Ti piace, e pure tanto, che fai allora? Ci vai a letto al primo appuntamento? Vuoi davvero prenderti il rischio di passare per una sgallettata?
Sesso al primo appuntamento: perché no?
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La domanda "fare sesso al primo appuntamento è sbagliato?” nasce da un punto di partenza che non abbiamo scelto noi, ma che è il frutto di pensieri che ci sono stati inculcati durante l’adolescenza da:
- i nostri genitori cattolicissimi, che ci hanno fatto sprecare un’ora a settimana per 6 lunghissimi anni al catechismo;
- la storia d’amore dei nostri nonni, che è durata 60 anni, finché morte non li separi;
- quel “che ne è stato del romanticismo” e della capacità di aspettare la prima volta, che sarà indimenticabile (ah, sì?!);
- il concetto del “bruciare le tappe”: poi, a 20 anni, cosa ti rimarrà da fare se avrai già sperimentato tutto?
Se, tu, donna che ti ritrovi a leggere queste righe e che sei padrona del tuo corpo e delle tue azioni, hai voglia di fare l’amore con lui al primo appuntamento, fallo e basta. Se gli piaci, vorrà rivederti e stare con te, a prescindere dal sesso. Certo, se anche il sesso ha lasciato il segno, sarà sicuramente un incentivo in più per chiederti di uscire di nuovo. E se, anche tu, non sei una che vuole perdere tempo e quando esci con un uomo è perché ci hai già visto qualcosa, se ci fai l’amore non significa che sei “una facile”, “una poco di buono”, “una poco seria, con la quale non si potrebbe mai e poi mai costruire una relazione”. Ecco, il punto è proprio questo: che se fai l’amore con qualcuno, anche al primo appuntamento, forse è perché un appiglio sul quale costruire storie bellissime sei già riuscita a trovarlo. Oppure, hai solo voglia di fare sesso occasionale: e anche questo va benissimo.
Sesso al primo appuntamento: i pro
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Intanto, ti consiglierei di non partire con l’idea di saltargli addosso e togliergli i vestiti. Sii naturale, lascia che le cose accadano da sé. Segui il flow della serata, accogli tutte le good vibes che ci saranno, ridi, goditela, stai serena.
Questo mood positivo creerà senza dubbio un’atmosfera di assoluta rilassatezza… e fra un bicchiere di vino e uno sguardo languido, se avrete voglia di fare l’amore, alla fine succederà! Se lo volete entrambi, sarà bello.
Sesso al primo appuntamento: i contro
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Non mi sento di tirare fuori remore contro il sesso al primo appuntamento. Sul piano pratico, l’unico vero limite che potrebbe esserci la primissima volta è che conosci poco il corpo dell’altro: non si tratta di un problema reale, nel senso che l’eccitazione del momento e il desiderio possente che vi domina lascerà poco spazio all’ansia da prestazione (almeno, si spera!).
Una precauzione che, però, dovresti cercare di non mandare a quel paese fra un “Sì, sì, sì” e un “Questo non lo facevo dal 2006” è la seguente: ti ricordi che in borsa hai dei preservativi, vero? Non dimenticarlo e cerca di resistere quando lui ti convincerà, in un battito di ciglia, sul fatto che usarli non serva. Non sarebbe il massimo presentarsi, al secondo appuntamento, in tre: tu, lui e “il frutto della passione”, o tu, lui e la signora Candida.