Sentire l’altro, fisicamente ed emotivamente. Lasciarsi andare all’impulso, ricercare il contatto intimo, condividere il piacere. Ecco cosa vuol dire essere sessualmente altruisti.
Sentire l’altro, fisicamente ed emotivamente. Lasciarsi andare all’impulso, ricercare il contatto intimo, condividere il piacere. Ecco cosa vuol dire essere sessualmente altruisti.L’orgasmo è la concretizzazione e l’appagamento del desiderio sessuale. Sia per l’uomo sia per la donna, rappresenta il momento in cui culmina il piacere dell’incontro con l’altro: fisico, emotivo, psichico.
Va da sé che la condivisione sia fondamentale: non raggiungiamo il piacere attraverso l’altro, ma insieme all’altro
Quando facciamo l’amore, partecipiamo insieme al partner alla stessa esperienza. Per questo è importante non focalizzarsi esclusivamente su di sé: l’altro c’è, è lì con noi, ci desidera e ha bisogno di sentirci.
Quando puntiamo a soddisfare subito i nostri istinti sessuali, non ci prendiamo cura dell’altro. Allo stesso modo, quando siamo focalizzati solo sulla performance, stiamo assecondando un lato narcisistico
C’è differenza tra il pensare “devo preoccuparmi che il mio partner goda” e “desidero che il mio partner provi piacere insieme a me”. Il primo pensiero è dettato dall’ansia di prestazione, il secondo dalla voglia naturale della condivisione.
Essere sessualmente altruisti vuol dire renderci colto che l’altro è con noi e avere l’istinto spontaneo di prenderci “amorevolmente” cura di lui
I modi sono diversi e ciascuno trova il suo: possiamo assecondare le fantasie del partner e renderlo partecipe delle nostre, dirgli quando stiamo per raggiungere l’orgasmo e chiedergli di “fermarsi” lì con noi, comunicargli il nostro desiderio sessuale e non smettere di farlo sentire desiderato. Praticare l’altruismo si traduce nel “fare con l’altro", per il bene di entrambi.
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