In base a cosa valuti il sesso? Conta più la durata o l’intensità? In giovane età, molti uomini attribuiscono alla durata di un rapporto sessuale completo un valore altissimo: il fattore tempo potrebbe diventare uno degli argomenti di conversazione con gli amici e non si può di certo fare brutta figura, raccontando di quella prima eiaculazione precoce e dell’espressione incredula sul volto di lei.
Nell’accoppiamento umano, però, soprattutto nelle relazioni in cui c’è un’intesa che supera la mera questione fisica, la qualità del sesso non è spesso determinata dai minuti che si impiegano sotto le coperte. Un aspetto che se a 50 anni o a 60 anni, quando fare sesso è un fattore di grandissima unione per le coppie, è la normalità, spesso viene sottovalutato negli anni precedenti. Ma quanto dura in media un rapporto sessuale completo?
Rapporti sessuali completi: qualche dato
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Avete presente quelle scene che spesso si vedono nei film, nelle quali gli amplessi sono lunghissimi e culminano quasi sempre con i due partner che vengono insieme, a prescindere dalla posizione nella quale stanno facendo sesso? Negli anni, abbiamo capito tutti che il sesso al cinema e quello nella vita reale sono un tantino diversi. Alcuni studi recenti hanno analizzato la durata media effettiva di un rapporto sessuale, termine con il quale si intende lo spazio che intercorre dalla penetrazione all’eiaculazione vera e propria.
Il sesso, in media, ha una durata di pochi minuti, anche se dai dati emersi dallo studio - pubblicato sul Journal of Sex - uomini e donne preferirebbero dedicare qualche minuto in più al sesso. Le donne ben 8, gli uomini qualcuno in meno. La durata media scientifica di un rapporto sessuale completo varia, dunque, fra i 5 e gli 8 minuti, escludendo i preliminari. Un libro di Paulo Coelho, 11 minuti, affermava che in realtà fossero 11. Ci è andato vicino. In effetti, aggiungendo anche i preliminari, si raggiungono picchi compresi fra gli 11 e i 15 minuti.
Sesso e durata: il parere di uomini e donne
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I dati raccolti nello studio sulla durata media dei rapporti sessuali, permettono di ricavare informazioni interessanti. Per esempio, in genere si è portati a pensare che siano soltanto le donne a dare peso ai preliminari. Sbagliato: anche per gli uomini sono importanti, anche perché hanno il piacere di dedicare del tempo alla propria donna attraverso baci, carezze e sesso orale.
Gli uomini sentono molto di più la pressione della durata: il loro desiderio di durare il più a lungo possibile è legato da un lato alla volontà di soddisfare maggiormente la propria partner, dall’altro è una mera questione di ego e di orgoglio. Alcuni studi di sessuologia statunitensi hanno poi smentito alcune concezioni errate secondo le quali la durata del rapporto è direttamente proporzionale all’età: non è vero che le coppie anziane hanno rapporti lunghissimi. A volte accade proprio il contrario: a causa dell’invecchiamento si tende a durare di meno. In compenso, il godimento è di solito estremamente elevato.
A conti fatti, dunque, si può affermare “scientificamente" che durata e piacere non sono complementari, ma sono elementi che spesso vanno a braccetto mentre a volte si separano: il benessere sessuale deriva di solito da fattori diversi quali la complicità di coppia, la conoscenza del corpo dell’altro, il desiderio di soddisfarlo attraverso dialogo e crescita costanti.
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