Una campagna contro le discriminazioni di genere sta coinvolgendo musicisti e star in ogni angolo del mondo: ecco com'è nata "Gender is over".
Una campagna contro le discriminazioni di genere sta coinvolgendo musicisti e star in ogni angolo del mondo: ecco com'è nata "Gender is over".Quando ha visto la t-shirt con lo slogan "Gender is over! (If you want it)", la cantante transgender Laura Jane Grace non ha potuto fare a meno di pensare "La voglio!". Dopo averla acquistata e indossata in oltre 60 concerti, la chitarrista e vocalist del gruppo punk rock Against Me! l'ha venduta per donare il ricavato all'organizzazione che porta proprio il nome scritto su quella maglietta.
Gender is over è la campagna dedicata a scardinare la distinzione di genere basata solo sui ruoli di maschio e femmina. Il nome si ispira alla canzone di John Lennon e Yoko Ono "War is over! (If you want it)".
Nata negli Stati Uniti, la campagna Gender is over si basa su un assunto preciso. "Pensiamo che l'enfasi della società sui ruoli di genere binari assegnati sia dannosa e spesso violenta. Questa campagna è una presa di posizione contro tutto questo".
Il concetto di identità di genere non va definito in modo univoco, come dimostrano le toilette del ristorante Vetro di Bologna. Secondo i fondatori dell'organizzazione, ogni espressione e identità scelte dalle persone sono valide e devono essere rispettate.
Gender is over si occupa di raccogliere fondi e donarli alle organizzazioni che lavorano per supportare persone transgender, con particolare attenzione ai senzatetto, malati mentali, persone con precedenti penali e vittime di razzismo.
Laura Jane Grace ha svelato la propria transessualità sulle pagine di Rolling Stone. Parlando della campagna Gender is over, la cantante ha sintetizzato il messaggio dell'organizzazione, raccontando una sua sensazione. "Ho raggiunto una maggiore consapevolezza quando ho capito che 'Sì, non voglio pensare al gender! Voglio solo esistere".