Per alcuni è una chimera, per altri invece esiste veramente. Il punto G, il luogo del piacere multiplo femminile, esiste davvero? Il punto G, detto Punto di Grafenberg, è così nominato dal nome del ginecologo tedesco Ernst Grafenberg che per primo, oltre 50 anni fa, pensò di averlo individuato in un punto sulla parete frontale della vagina, a un'altezza di circa 2 cm e mezzo. Tuttavia la quasi totalità degli studi e delle ricerche condotte in merito hanno smentito l'ipotesi dell'esistenza del punto G: si dovrebbe in realtà parlare non di un particolare punto del corpo femminile bensì di un’area molto più estesa e complessa. Infatti, alcuni ricercatori dell’università dell’Aquila e di Tor Vergata, in collaborazione con colleghi francesi e messicani, hanno pubblicato uno studio che smentisce l’esistenza di un unico punto e parla invece di un complesso clitoro-uretro-vaginale, comprendente tessuti, muscoli, ghiandole e utero, altamente sensibile e dinamico.
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