Il divorzio semplificato introduce nuove normative e nuovi percorsi legali: affronta al meglio il divorzio breve e scopri tutti i dettagli.
Il divorzio semplificato introduce nuove normative e nuovi percorsi legali: affronta al meglio il divorzio breve e scopri tutti i dettagli.Il divorzio semplificato, a lungo sognato da tutti coloro che hanno sempre ritenuto troppo lunghi i tempi per porre fine agli effetti civili del matrimonio, è stato finalmente approvato in Italia, anche se parzialmente diverso rispetto al vero e proprio divorzio breve che tutti si aspettavano.
Rispetto al disegno di legge originario, resta immutata la possibilità che i coniugi non debbano presentarsi davanti ad un giudice mentre i tempi di attesa dalla separazione per addivenire al divorzio, restano immutati (tre anni dal giorno della separazione).
Ovvio che vi sia delusione per quanto è stato approvato: il divorzio semplificato resta una procedura marginale, soggetto a diverse condizioni di procedibilità, soprattutto qualora a separarsi siano coppie che hanno anche bambini.
I requisiti per richiederlo
Il divorzio semplificato si può richiedere qualora i coniugi siano d'accordo sui termini della separazione e non debbano giungere al contenzioso legale. Per concludere un accordo di separazione oppure per sciogliere gli effetti civili del matrimonio, dovranno presentarsi davanti all'ufficiale dello stato civile del proprio comune oppure dinanzi ad un avvocato (l'assistenza dei difensori non è comunque obbligatoria).
Tale procedura non è ammessa qualora la coppia abbia figli minorenni o portatori di handicap grave o economicamente non autosufficienti e qualora l'accordo contenga atti di disposizioni patrimoniali. E' stato previsto un doppio passaggio davanti all'ufficiale di stato civile a distanza di trenta giorni.
Divorzio breve all'estero
Molte coppie riescono ad ottenere un divorzio breve recandosi all'estero (soprattutto in Spagna e in Romania, dove non è previsto il periodo di separazione). Anche se quest'opzione, bisogna dirlo, non è affatto così semplice come potrebbe sembrare: oltre ai costi e alla consulenza di un avvocato del posto, bisognerebbe richiedere la residenza nel Paese e successivamente, avuto il divorzio, far trascrivere la sentenza in Italia, seguendo l'apposita procedura.
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