Come si fa a capire se è giunto il momento di andare a convivere? Valutando attentamente alcune questioni fondamentali.
Come si fa a capire se è giunto il momento di andare a convivere? Valutando attentamente alcune questioni fondamentali.La convivenza è una scelta di vita per alcune coppie, un passaggio indispensabile prima del matrimonio per altre. Un semplice esperimento (mal riuscito) per i più sfortunati. Far funzionare la convivenza richiede impegno, costanza e organizzazione.
Ecco perché prima di decidere di andare a convivere bisogna considerare alcuni fattori importantissimi dai quali dipende la possibile riuscita o la disfatta totale di questa decisione di coppia. Vi suggeriamo alcuni punti da valutare per capire se siete pronti a convivere oppure no!
Andare a convivere: come organizzarsi
Quando si va a convivere ci sono alcune regole che devono essere settate da entrambi i partner per creare l’equilibrio necessario alla vita di coppia. Per esempio, come si sceglie la casa nella quale andrete ad abitare? Cosa si dovrebbe compare?
Per quanto riguarda la scelta dell’abitazione, si suggerisce un luogo vicino al lavoro di entrambi: se non si riesce a trovare un punto di accordo su questo tema è meglio lasciar perdere la convivenza e decidere di prendere una stanza o un monolocale in solitaria. Ognuno per sé.
Foto: Aleksandr Davydov © 123RF.com
La convivenza a 20 anni
La convivenza fa molta paura, soprattutto quando la si inizia in giovane età. Avere 20 anni è bellissimo: c’è un entusiasmo e una voglia di vivere che - purtroppo - col tempo si dimezzano.
Peccato che ci sono altri problemi: si è adulti da potersi permettere di stare da soli, ma non abbastanza da riuscire a gestire tutto al meglio in un colpo solo. Valutate un periodo in stile universitario, con altri inquilini della vostra età. Per convivere con l’anima gemella c’è ancora tempo.
Andare a convivere senza lavoro
Situazione molto antipatica, sopratutto se è soltanto uno dei due partner a lavorare: in casi come questi, in base a che cosa si dividono le spese? Per quale ragione deve essere il partner che lavora a dover mantenere tutta la baracca?
Troppe domande e qualche complicazione di troppo: forse è meglio rimandarla sta convivenza.
Andare a convivere: e se ho un partner disordinato?
In casi come questo, invece, la domanda è un’altra: quanto sei tollerante al disordine del partner? Se la risposta è “molto poco”, datevi del tempo. Nella vita si cambia e con l’età si capisce che imparare a soprassedere su alcune questioni che sembrano importantissime è la chiare per vivere bene. Anche insieme!
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