Hai mai sentito parlare di "dating fatigue"? Scopri insieme a noi cos'è e quali sono i motivi principali per i quali le app di incontri hanno un po' stancato.
Hai mai sentito parlare di "dating fatigue"? Scopri insieme a noi cos'è e quali sono i motivi principali per i quali le app di incontri hanno un po' stancato.Il covid prima e lo smart working dopo hanno rivoluzionato il paradigma degli incontri romantici, dando spazio e nutrimento alle relazioni virtuali, quelle che nascono dai match. Finché un Annulla match non le separi. C’è però una nuova tendenza sempre più diffusa tra i fautori delle app di incontri e degli appuntamenti al buio con sconosciuti con i quali ci si è scambiata una manciata di messaggi: la dating app fatigue, espressione utilizzata per la prima volta dalla giornalista francese Judith Duportail. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Cos'è la online dating fatigue
Hai mai usato un’app di dating nella speranza di trovare l’amore? La sensazione sperimentata da molti, soprattutto dopo una serie di appuntamenti senza X Factor, è più o meno sempre la stessa.
Il primo step, quando usi queste app, è la scelta della foto. Non troppo seducente, perché poi pensa che ci vai a letto al primo appuntamento. Ma neanche troppo seria, perché le bacchettone di questi tempi non piacciono. Seguono gli interessi, ma senza esagerare, che lo psicopatico di turno potrebbe fingere di avere i tuoi stessi gusti, facendoti credere di essere la tua anima gemella. E poi, ci sono le domande per iniziare una conversazione, sempre diverse, sempre le stesse.
Alla fine, dopo un po’ di match, diversi ghosting e foto di parti intime non richieste, ti senti nauseata. Debilitata. Già disillusa. Con in testa la solita domanda appesa a un filo immaginario: “Ma perché ho scaricato quest’app?”.
Dating app fatigue: perché succede
Usare un’app di dating è un po’ come lanciare una monetina. Può uscire testa o croce. Testa è il tipo che ti fa rientrare nella statistica del “ci siamo conosciuti su un’app”. Il tipo che ti piace chiamare amore. Che non ha occhi che per te. Che si sente davvero felice ad avere incontrato (matchato) te.
Croce, be’, è la tua croce. Quello che ti frequenta, ma dall’app di dating non si cancella. Quello del love bombing, dei silenzi punitivi, del disimpegno, della situationship, del catfishing.
Ma la dating fatigue è molto di più del lancio di una monetina, della sfortuna di beccare sempre il lato che non ti piace. È la fatica di dover competere nella gara al profilo più figo. È passare il tempo a scrollare in modo compulsivo, con la stessa svogliatezza di quando si dà un’occhiata alla nuova collezione autunno-inverno di un brand.
È la frustrazione di sentirsi inadeguati di fronte all’ennesimo messaggio carino senza risposta. Ché la dopamina di un match non basta a colmare la scarica costante di malcontento e perdita di tempo che segue, sempre, subito dopo.
Come contrastare la dating fatigue
Eppure, nonostante tutto, anche se siamo davvero stanche, continuiamo a scaricare, una dopo l’altra, app di incontri, ingannando noi stesse che quella successiva sarà diversa. Che il lancio sarà più fortunato. Che stavolta noteremo le red flag al primo colpo.
E dopo i primi 30 minuti di scroll, ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza. Con lo stomaco sottosopra, l’ansia da prestazione virtuale alle stelle e un permeante senso di vuoto e sconfitta che ci avvolge come un profumo.
La stanchezza di un amore a portata di tap ci ha fatto dimenticare i bei tempi in cui le relazioni nascevano per caso. Chiacchiera dopo chiacchiera. Un vinello alla volta. Incastro perfetto di intenti, situazioni, sentimenti. E forse, per tornare a rivivere le emozioni dell’innamoramento live, dei battiti accelerati, ma non dietro a uno schermo, per non scaricarci ancora una volta di fronte a un flop sentimentale da tastiera, dovremmo iniziare a fare una prima cosa. Disinstallare quelle app e riconnetterci con la realtà.
Foto di apertura: Immagine di prostooleh su Freepik