Come comportarsi se si decide di adottare un bambino?

L'arrivo di un figlio rappresenta il coronamento di un sogno: una coppia unita, che si ama profondamente, mette al mondo un essere che è frutto di quell'unione. Per diversi motivi che possono essere di natura fisiologica o patologica, la donna o l'uomo, in alcuni casi, non sono in grado di concepire e mettere al mondo il proprio pargoletto diventa un'impresa stressante e, spesso, impossibile.

Decidere di adottare un bambino è una cosa meravigliosa, ma, allo stesso tempo, una messa alla prova degli equilibri della coppia che, di fatto, deve iniziare a prendersi cura di un bambino 

Adottare significa dare una possibilità di avere la prospettiva di un futuro migliore con persone che sappiano dare amore e rispetto.
Per i genitori adottivi, l'adozione significa anche mettersi alla prova e prendersi cura di una persona che è, come spesso si dice, figlia del cuore, perché desiderata a tutti i costi indipendetemente dall'origine.

Il percorso per poter adottare un bambino non è semplicissimo, e contempla anche il giudizio di esperti in psicologia, perché la coppia che adotta deve essere moralmente e psicologicamente integra: non è facile, infatti, prendersi cura di "qualcuno che non ci appartiene".

La domanda che ogni coppia inevitabilmente si pone è: "Devo dire a mio figlio che è stato adottato?". La risposta è sì.

I genitori adottivi devono essere abili nel far capire attraverso il racconto di favole e con piccoli gesti del quotidiano che il "loro" bimbo è nato dal cuore, facendolo sentire speciale.
Raggiunta la maggiore età, sarà lui stesso a decidere se cercare i genitori biologici: avrà però una sua identità costruita nel corso degli anni, nella piena trasparenza e consapevolezza del suo passato.

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