In amore, si è costretti ad accontentarsi di ciò che la relazione porta e comporta: fino a che punto questa condizione può essere a favore della coppia?
In amore, si è costretti ad accontentarsi di ciò che la relazione porta e comporta: fino a che punto questa condizione può essere a favore della coppia?Accontentarsi di una determinata condizione, specialmente in amore, non sempre può rivelarsi una scelta positiva, sia per l’individuo che per la coppia.
In amore, spesso, si commette l’errore di accontentarsi per non far pesare all’altra metà una condizione che, di fatto, può essere "stretta", ma che cambierebbe solamente se si prendesse una decisione drastica
La coppia è un compromesso: vivere insieme e condividere praticamente ogni cosa, significa che un individuo, in qualche modo, è costretto ad assecondare (anche contro la propria natura) le scelte dell’altro e viceversa. Non sempre, però, quello che basta all’altro, vuol dire che basti a noi stessi.
Molti rapporti di coppia, “scoppiano” proprio perchè, subentrata la noia, ci si rende conto di aver perso tempo e, magari, di aver perso diverse occasioni nelle quali avremmo potuto fare “quel qualche cosa” che avrebbe cambiato le nostre vite.
In Amore non ci si dovrebbe mai accontentare, perchè ogni singola situazione che coinvolge anche l’altro dovrebbe sempre essere condivisa in maniera totale: bisognerebbe essere capaci di spezzare la routine e cercare di fare qualche cosa di diverso, ma l’importante è che non subentri mai la stanchezza.
Tutte teorie, queste, che lasciano il tempo che trovano, perchè applicarle è ben più difficile.
Accontentarsi, per esempio, di un partner che magari non corrisponde ai nostri canoni, solo perché siamo sicure di non poter piacere a nessuno, è sbagliatissimo: l’insicurezza, specialmente in amore, è una trappola. Accontentarsi va bene, se è una condizione che ci rasserena profondamente, altrimenti andrebbe tutto rivalutato.
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