Se non riuscite più a sopportare il suo disordine ingombrante ecco alcuni semplici consigli
Se non riuscite più a sopportare il suo disordine ingombrante ecco alcuni semplici consigliOre e ore davanti alla tv o alla playstation, i suoi calzini sporchi in giro per casa e non solo quelli: il disordine del vostro partner vi manda su tutte le furie e non sapete come fare. Non è una novità: quando si decide di convivere, spesso non si mettono in conto le proprie abitudini personali e quelle dell’altro.
Partner disordinato: consigli per una convivenza felice
Il disordine, spesso, manda su tutte le furie: in casa bisognerebbe sentirsi a proprio agio e la disorganizzazione non è sinonimo di calma e tranquillità. Cosa fare, quindi per far capire al proprio partner disordinato che è ora di mettere in ordine ed evitare che la casa assomigli costantemente a un campo di battaglia?
Se non lava i piatti che sporca, se non sparecchia mai la tavola, se lascia tutto in giro è bene trovare una soluzione. Come? Ecco un po' di consigli utili allo scopo.
Non riordinate al suo posto
Per prima cosa è necessario smettere di riordinare tutto al posto suo. O meglio, raccogliete tutto quello che lascia in giro per casa in un apposito contenitore. Prima o poi si accorgerà della sua presenza e - si spera - prenderà provvedimenti. Lo stesso fate con quello che lascia in cucina, come piatti, bicchieri, scatole vuote, ecc.
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Fargli creare disordine solo nel suo spazio personale
Un’altra soluzione è quella di lasciarlo vivere nel suo disordine (se ci tiene tanto)m ma nel suo spazio. Cercate un accordo comune per delimitare gli spazi dove lui può affrancarsi dall’obbligo di tenere tutto in ordine e anche voi vi sentirete più tranquille e a vostro agio in casa.
In ogni caso non comportatevi come una mamma se non volete peggiorare le cose. No ai rimproveri, meglio parlargli e fargli capire quanto è importante per voi stare bene in casa con lui.
Dividetevi i compiti
Potrebbe essere una strategia vincente dividersi i compiti. Come due perfetti coinquilini decidete a tavolino quali mansioni spettano a l’uno e all’altro e quando. Meglio dividere i compiti equamente rispettando anche le proprie caratteristiche e preferenze. Se lui odia lavare i piatti ma ama cucinare, lasciate a lui il compito di preparare la cena.
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