Amore
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In che modo l’amore condizione la produttività al lavoro

Quando c’è, dà equilibrio. Quando se ne va, fa perdere la concentrazione. Ecco qual è il rapporto amore-lavoro.

Quando c’è, dà equilibrio. Quando se ne va, fa perdere la concentrazione. Ecco qual è il rapporto amore-lavoro.

Chi dorme non piglia pesci, si dice. E chi ama (e non) in che modo si trova a condizionare e a essere condizionato sul lavoro?

L’amore è una forma di energia: ci fa sentire cariche, quando c’è, e in uno stato di benessere quando passa da noi all’altro. E dall’altro a noi.

Quando non c'è, sentiamo come se qualcosa ci mancasse. Quando arriva, lì per lì sul momento, avvertiamo la sensazione di avere addosso qualcosa di troppo. Quando si blocca, per una tensione o un litigio con il partner, diventiamo stanche o nervose. Quando se ne va, perdiamo la bussola e ci sentiamo giù.

Come condiziona il nostro umore, allo stesso modo l’amore ha un’influenza sulla nostre relazioni, sui nostri pensieri e sulla nostra produttività a lavoro.

C’è chi usa il lavoro come dimensione per separarsi dall’amore: per non pensarci, per focalizzarsi su altro, per ricavarsi il proprio spazio, per fare altro altrove. Chi ha una personalità razionale riesce meglio nell’intento, lì per lì. Ma il condizionamento della vita affettiva su quella professionale è evidente.

Quando siamo innamorate, siamo meno nervose: più aperte al dialogo con i colleghi, più radicate nelle nostre idee e concentrate sul da farsi.

Come se l’amore ci infondesse una saggezza tutta sua. Come se ci portasse una nuova energia che si fonde e si combina con la nostra, riequilibrandoci. Persino le donne con più sete di potere, quando si imbattono nell’amore, stemperano i toni: diventano meno dure, più umane e sensibili. Non sono meno produttive ma semplicemente più equilibrate!

 Quando invece l’amore se ne fa gli effetti sul lavoro sono principalmente due.

Lì per lì ci sentiamo scariche, spossate, senza forze. Fragili al minimo richiamo sul lavoro: come se ogni cosa che non va ci toccasse più del solito. Magari ci viene detto qualcosa che sappiamo che non è giusto e vorremmo opporci, ma non abbiamo energie. Il secondo effetto arriva dopo: quando l’allontanamento dell’amore è stato accettato e riprendiamo l’energia che un tempo davamo all’altro. Allora ci sentiamo più cariche di prima, più sicure, più portate per il lavoro.

Tanto che a volte rischiamo di investire lì tutto: di dare-dare-dare troppo di noi al nostro capo e ai colleghi per sentirci soddisfatte.

E abbuffarci di performance e numeri per non rientrare in contatto col nostro lato più sensibile. Quando l’amore c’è porta equilibrio, anche nella vita professionale. Quando se ne va, scombussola e toglie energie e concentrazione. E quando supera ormai una certa distanza da noi, ci fa illudere di essere forti, dure e insuperabili: fin troppo. A questo punto, pensando alla relazione tra produttività e amore, meglio augurarsi che il sentimento non vada mai in vacanza.

Foto @ yaibuabann | Fotolia.com