Indagare e sperimentarsi nelle difficoltà, anziché tentare subito di risolverle. Ecco come si riaccende il sentimento.
Indagare e sperimentarsi nelle difficoltà, anziché tentare subito di risolverle. Ecco come si riaccende il sentimento.“Poi ti portai sul ciglio dell’oceano. Ti ho detto: promettimi che mi amerai. Tu mi hai risposto che anche le ragazze fanno promesse da marinai”. Canta Jovanotti nella sua canzone, La valigia. Nelle relazioni vale lo stesso. Ogni relazione è un tour de force: promesse e buoni propositi da soli non bastano a salvare la coppia.
Quando c’è un problema, se non addirittura una vera e propria crisi, uno dei primi pensieri che sopraggiunge è “come fare a risolvere subito”
Il punto è che è di gran lunga più impegnativo stare dentro un problema, piuttosto che fare di tutto per uscirne. Quando si presenta una difficoltà andrebbe in primo luogo vissuta, attraversata, "assorbita" sulla pelle e sul cuore.
La relazione non è una “cosa”: non basta dirsi cosa fare per aggiustarla
Possiamo avere tutti i migliori propositi, e persino metterli in pratica, ma questo non farà del nostro rapporto col partner una relazione felice. Una strada autentica e valida è accettare quei “forse” di cui ogni relazione si compone.
Dopo aver rinunciato alla possibilità di controllare i sentimenti e di migliorarne la prestazione, possiamo provare a esplorare noi stesse
Il miglior buono proposito da coltivare, se vogliamo provare a salvare una relazione, è quello nei nostri confronti. Proviamo a esplorarci e a indagarci di più. Solo diventando consapevoli delle nostre ombre e ferite, possiamo riaccendere l’aspetto sentimentale con l’altro. Amiamoci e conosciamoci meglio: questa è la promessa che ci meritiamo.
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