Inseguire chiunque e credere di essere innamorate. Ecco fino a che punto ci spinge il bisogno d'affetto.
Inseguire chiunque e credere di essere innamorate. Ecco fino a che punto ci spinge il bisogno d'affetto.Ci sono fasi nella vita in cui bramiamo l'affetto. Al punto da cercare, desiderare, vedere l'amore in chiunque: anche quando non c’è.
L’amore diventa l’etichetta sbagliata che diamo a qualcosa che stiamo inseguendo.
Proprio perché non vediamo bene la natura di quel che cerchiamo, ricolleghiamo ciò che troviamo al sentimento sbagliato. Così ci lasciamo innamorare e parliamo d'amore. Ma ad alimentarci è il semplice bisogno di affetto.
Quando sentiamo l’esigenza di essere amate (anziché di amare a nostra volta), di ricevere affetto (prima di darlo) e di sentirci riconosciute nel legame con l’altro (per apprezzarci veramente), parlare d’amore è un azzardo.
Per questo, nei momenti di crisi e povertà affettiva, diventiamo esche facili di un Cupido in tirocinio: perché vogliamo colmare un vuoto. E, per riuscirci, ci lasciamo colpire anche dalle frecce sbagliate.
Peccato che l’innamoramento sia momentaneo.
Quando il bisogno di affetto è stato risolto - o quando arriva qualcuno che può soddisfarlo meglio - leviamo le tende con tizio “X" e ci innamoriamo del tipo "Z". Fatichiamo a impegnarci davvero con qualcuno. O meglio: non vogliamo farlo. Quando inseguiamo tutti e non ci impegniamo con nessuno, dell'amore c'è ben poco. C'è molto, invece, della sua mancanza.
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