Basta un quinto di secondo per innamorarsi. Quando c’è chimica, tutto è connesso e funziona. Ecco cosa dice la scienza sul colpo di fulmine.
Basta un quinto di secondo per innamorarsi. Quando c’è chimica, tutto è connesso e funziona. Ecco cosa dice la scienza sul colpo di fulmine.“E’ tutto un attimo” canta Anna Oxa in una sua canzone. Non ci sono parole migliori per descrivere il processo di innamoramento che, a detta della scienza, è una semplice reazione chimica.
Altro che “questione di tempo”. Altro che “conoscersi con pazienza”. A scattare l’intesa ci mette un attimo.
Precisamente un quinto di secondo. E in questo lasso di tempo brevissimo, lo sappiamo, succede di tutto. Bastano lo sguardo, il profumo della sua pelle, l’energia che ci trasmette l'altro per scatenare cuore e cervello. Insomma: il colpo di fulmine esiste e a dircelo è proprio la scienza!
“Cuore e cervello sono collegati. Alcuni sintomi che sentiamo nel cuore a volte vengono dal cervello” - ha precisato Stephanie Ortigue, coordinatrice della ricerca dell’Università di Syracuse, pubblicata sul Journal Sexual Medicine. Quando ci innamoriamo si attivano 12 aree del cervello che lavorano in tandem, rilasciando sostanze chimiche con un “effetto bomba” sul nostro corpo. Come la dopamina, l’ossitocina e l'adrenalina.
C'è il segnale che, per esempio, parte dal cervello e dà il via libera alle cosiddette "farfalle nello stomaco”
Insomma tutto funziona ed è connesso. A maggior ragione quando c’è chimica. L’innamoramento rende euforici e, adesso, non sorprende più nessuno. Neanche la scienza.
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