Com'è cambiato l'utilizzo e la percezione delle app di incontri a causa dell'emergenza covid-19.
Com'è cambiato l'utilizzo e la percezione delle app di incontri a causa dell'emergenza covid-19.Il coronavirus ha avuto ripercussioni differenti, ma comunque possenti, in ogni ambito della nostra vita. Ognuno ha reagito in modo diverso a seconda della propria indole: alcuni di noi sentiranno addosso il peso degli ultimi mesi ancora a lungo, altri saranno in grado di reagire più in fretta, cercando di recuperare il tempo perduto.
Il lockdown non ha risparmiato proprio niente, neanche le relazioni interpersonali, modificando anche l'utilizzo delle app di dating. Come sono cambiate nello specifico nel periodo antecedente al coronavirus e durante la quarantena? Ecco lo scenario che si è delineato non solo in Italia ma anche nel resto dell'Europa.
Le app di dating prima del coronavirus
L'analisi sull'utilizzo delle app di dating prima del lockdown ci fa capire quanto non solo ci siamo impigriti, ma siamo diventati incapaci di prenderci il tempo necessario a conoscere una persona nuova.
Ci siamo trasformati, in pratica, nella società dello swipe, che scarta le persone in pochi secondi, quasi impossibile da stupire al primo colpo, frettolosa e avventata nelle sue scelte.
Secondo alcune ricerche, il 22% degli italiani ha dichiarato di trascorrere almeno 2 ore al giorno a swipare i profili di altre persone su un'app di dating: questa percentuale raggiunge addirittura il 39% tra gli utenti under 25. Ci vogliono tra i 5 e i 10 secondi per capire se è il caso di passare al profilo successivo o se mettere un apprezzamento, nella speranza di essere ricambiati.
Prima del lockdown, le app venivano utilizzate spesso distrattamente, come se con il trascorrere dei giorni si fossero trasformate in un passatempo e non più nella ricerca reale di qualcuno da amare. È emerso infatti che:
- il 36% degli italiani usava le app di dating mentre si trovava in camera da letto;
- il 32% mentre guardava la TV;
- il 27% durante la pausa pranzo;
- il 24% mentre si trovava in bagno;
- il 5% addirittura nel bel mezzo di un appuntamento che non stava andando particolarmente bene (Next!).
Cosa è successo durante il lockdown
Alcuni tra i principali siti di incontri online hanno registrato un boom di iscrizioni proprio durante il lockwdown, periodo in cui è stata confermata anche un'impennata dei download delle app di dating.
In Italia i download sono diminuiti nel periodo compreso fra febbraio e marzo, in particolar modo quelli delle applicazioni basate sulla prossimità geografica. Gli utenti hanno comunque dimostrato grande interesse per i siti di incontri, come confermato dalle ricerche effettuate sui motori di ricerca.
Le app di dating si sono trasformate da mezzi per sperare in un appuntamento dal vivo con qualcuno di interessante a strumenti per combattere contro lo stress da isolamento. Sono diventate un rimedio contro la solitudine, un palliativo per sentirsi meno in trappola, il sollievo momentaneo alla noia e all'irrequietezza che la quarantena ha portato con sé.
In Italia, in particolare, all'inizio della fase 1, ci sono state due tendenze che meritano di essere citate:
- da un lato c'è stato uno slancio verso i siti di incontri da parte dei genitori single, che hanno sentito forte il peso della loro condizione;
- in controtendenza, c'è stato un incremento delle iscrizioni sui siti di incontri extraconiugali: la rinomata piattaforma Gleeden ha registrato un aumento del traffico giornaliero del 300% e il triplicarsi delle iscrizioni.
Il ritorno dello slow dating
Alla luce di quanto detto, emerge che oggi l'effetto più impattante del lockdown sull'utilizzo dell app di dating è stata la possibilità di tornare, finalmente, allo slow dating.
Non poter incontrare dal vivo qualcuno conosciuto online ha portato alla nascita di vere e proprie textrelationship: il tempo a nostra disposizione durante la quarantena ci ha permesso di tornare a essere in grado di conoscere qualcuno per davvero, anche se a distanza.
Le app di incontri sono diventate il veicolo di relazioni non più mordi e fuggi, ma basate sull'interazione concreta, sullo scambio, sulla volontà di conoscere l'altro anche senza poterlo toccare o guardare negli occhi. Una sorta di ritorno alle origini, quando gli innamorati si scrivevano lettere ed era tutto molto mero effimero, più lento, più palpabile.