Qual è il motivo che spinge gli innamorati a chiamarsi con nomignoli sdolcinati? Ce lo dice la scienza.
Qual è il motivo che spinge gli innamorati a chiamarsi con nomignoli sdolcinati? Ce lo dice la scienza.La scena è più o meno questa: siete a casa di colleghi che conoscete da poco tempo, quindi livelli di confidenza piuttosto ridotti. A un certo punto lui ti chiede di passargli qualcosa e tu gli rispondi “Sì, patato. Tieni”. Quello che segue dopo lo potete ben immaginare: il litigio a fine serata si è già fatto vedere dietro l’angolo nella sua veste più splendida.
Provate a pensarci: nel corso delle vostre relazioni sentimentali, quanti nomignoli stupidi avete affibbiato alla persona amata in quel momento? Non dei semplici e stucchevoli “Vita mia, sangue mio” (se conoscete coppie di questo tipo, consigliate loro un bravo analista). Ma nickname che riuscirebbero a mettere in imbarazzo praticamente chiunque, persino vostra madre. Qual è il motivo che ci spinge a renderci così ridicoli?
Cuoricino, pulcino, cicciolino: perché gli innamorati si danno nomignoli buffi
Se siete alla ricerca di un motivo a caso per prendervela con i vostri genitori, eccovelo servito: la spiegazione arriva, come spesso accade, dagli Stati Uniti. Berko Gleason, una nota psicolinguista dell’Università di Boston ha messo in evidenza che i vezzeggiativi che ci fanno tanto arrossire in pubblico derivano da quelli che i genitori usavano quando eravamo bambini.
Questa forma di dimostrazione di affetto, in pratica, è in grado di attivare la dopamina, ormone che ci trasmette benessere fisico e mentale. È l’ormone degli innamorati, in pratica, che rivivono lo stesso sentimento di attaccamento e affetto gli uni verso gli altri che i genitori ci hanno trasmesso fin da piccoli. La Gleason parla di “basi emozionali”: quando il nostro cervello sta bene per gli stimoli ricevuti, riattiva le sensazioni positive vissute in passato.
Mettete da parte il rossore, allora, e continuate a strapazzarvi con i soprannomi scemi: il problema, forse, dovreste porvelo quando non avrete più voglia di chiamarvi così.