Basta pagare 5 dollari al mese per scoprire se il tuo lui ha la “tinderite”. E’ arrivata l'app che invade la privacy dei fedifraghi per una giusta causa.
Basta pagare 5 dollari al mese per scoprire se il tuo lui ha la “tinderite”. E’ arrivata l'app che invade la privacy dei fedifraghi per una giusta causa.Sbirciare nella mail, ripercorrere le conversazioni su WhatsApp, interrogarlo sul dove-quando-con chi si è visto mentre non era con te. Strategie di controllo “andate a male”, che ormai non funzionano più. Perché con le dating app il tradimento è a portata di clic. Bastano pochi secondi, un pollice veloce, tre o quattro foto ed è subito match. Per i fedifraghi sviare dalla fedeltà è diventato più facile. Ma anche per le partner gelose, che vogliono saperne di più, la tecnologia ha semplificato le cose. Basta con l’improvvisarsi investigatrici private, avvelenarsi di sospetti, perdere tempo attaccate al suo cellulare appena lo lascia incustodito.
Arriva Swipe Buster, l’app che ci fa scoprire - filtrando per nome, età e città - se il nostro partner ha una “doppia” vita virtuale
E non solo. Cinque dollari al mese e Swipe Buster ci mostra anche le sue attività recenti, come l’ultima volta in cui si è connesso a Tinder, per esempio. Un’invasione della privacy che, oltre a venire in aiuto delle donne “vittime” di partner inclini alla Tinderite, fa riflettere anche sulle conseguenze che si possono avere quando si mettono i propri dati nella rete.
Perché il database di Tinder ha i suoi punti deboli: in primis, la mancata garanzia di tutela delle informazioni personali
Tra gli obiettivi di chi ha fondato Swipe Buster ci sarebbe anche questo: non solo smascherare il tradimento ma anche “mettere in guardia” dalla labilità della privacy digitale. Il motore principale resta comunque quello di agire a fin di bene. A favore delle donne tradite, chiaramente.
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