Il diabete gestazionale aumenta il rischio di diabete di tipo 2. Scopri come affrontare la situazione con i farmaci e lo stile di vita giusto!
Il diabete gestazionale aumenta il rischio di diabete di tipo 2. Scopri come affrontare la situazione con i farmaci e lo stile di vita giusto!Il diabete gestazionale che può comparire durante la gravidanza aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi a soffrirne è il 9,2% delle donne incinte, che in genere tendono ad avere a che fare con il problema durante il secondo trimestre di gestazione.
Fortunatamente, però, si può fare molto per evitare di diventare diabetiche anche quando si è affrontato questo problema.
Agire significativamente sul proprio stile di vita e assumere i farmaci adatti al caso protegge dalla comparsa del diabete di tipo 2 anche le donne che hanno sofferto di diabete gestazionale
A svelarlo è uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism da un gruppo di ricercatori statunitensi che ha analizzato la salute a lungo termine di 288 donne che avevano ricevuto una diagnosi di diabete gestazionale, confrontandola con quella di 1.226 donne che durante la gravidanza non avevano avuto a che fare con il problema.
Tutte le donne coinvolte hanno partecipato a uno studio che ha previsto che assumessero un farmaco contro il diabete, la metformina, o un placebo o che tenessero sotto controllo diversi aspetti dello stile di vita.
Misurando 2 volte all'anno per 6 anni i livelli di glucosio delle partecipanti è stato scoperto che la probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 è superiore del 48% fra le donne che hanno sofferto di diabete durante la gravidanza.
Tuttavia, uno stile di vita adeguato aiuta a ridurre questo rischio del 35,2%. La metformina aiuta ad abbassarlo addirittura del 40,4%.
Per questoVanita Aroda, esperta del MedStar Health Research Institute di Hyattsville e coautrice dello studio, ha concluso che “intervenire con i medicinali o sullo stile di vita sono approcci significativamente efficaci per rallentare la progressione del diabete di tipo 2 in questa popolazione ad alto rischio, sia nel breve che nel lungo termine”.
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Fonte: Endocrine society