Gli effetti della caffeina possono essere potenziati con un sonnellino. Scopri perchè!
Gli effetti della caffeina possono essere potenziati con un sonnellino. Scopri perchè!Quando si parla di caffè la sua arma vincente non è certo un mistero.
La caffeina, presente anche in bevande come il tè e alimenti come il cioccolato, agisce sul cervello riducendo la sonnolenza e aiutando a rimanere vigili e attenti
Lo sa bene chi non può rinunciare a una tazzina della nera bevanda subito dopo il risveglio e chi, invece, ha assoluto bisogno di un espresso per contrastare la sonnolenza dopo il pranzo.
Per alcuni l'effetto di questa molecola è talmente forte da rendere necessario evitarne l'assunzione già durante il pomeriggio per non dover fare i conti con l'insonnia nel momento in cui arriva l'ora di mettersi a letto.
Ma qual è il modo migliore per sfruttare al massimo gli effetti dell'assunzione di caffeina?
Da un punto di vista puramente teorico la caffeina dovrebbe esercitare un effetto massimo quando viene assunta prima di un sonnellino di 20 minuti
E' questo, infatti, il tempo necessario perché la caffeina raggiunga il cervello, ma non solo.
Con 20 minuti di sonno il cervello si libera dell'adenosina, molecola che compete con la caffeina aumentando la sonnolenza.
L'adenosina, infatti, interagisce con gli stessi recettori con cui interagisce la caffeina, ma ha un effetto opposto.
Ecco cosa dovrebbe succedere adottando la strategia “caffè prima del sonnellino”:
- dopo aver bevuto un caffè la caffeina viaggia verso l'intestino tenue;
- qui viene assorbita, passando nel sangue;
- il torrente circolatorio porta la caffeina fin nel cervello, dove arriva circa 20 minuti dopo l'ingestione del caffè;
- dormendo per 20 minuti il cervello si libera naturalmente dell'adenosina; per questo se ci si mette a dormire subito sopo aver bevuto il caffè e ci si sveglia non più tardi di 20 minuti dopo la caffeina non sarà ostacolata dalla presenza della caffeina e il suo effetto dovrebbe essere massimo.
Diversi studi scientifici suggeriscono che questa ipotesi corrisponda alla realtà e che seguire questa strategia possa aiutare a migliorare la memoria, le capacità cognitive e le capacità alla guida, oltre che a ridurre la stanchezza.
Se volete testarla di persona non vi resta che bere un caffè, mettervi a dormire e vedere cosa succede.
Fonte: Vox
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