Rimedi naturali
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Come curarsi con i benefici di oro, incenso e mirra

Oro, incenso e mirra, oltre ad essere i tre doni simbolici dei tre Magi al Bambino Gesù, hanno anche delle proprietà medicamentose

Oro, incenso e mirra, oltre ad essere i tre doni simbolici dei tre Magi al Bambino Gesù, hanno anche delle proprietà medicamentose

Oro, incenso e mirra sono i tre doni che i Re Magi portano a Gesù Bambino appena nato nella sua grotta di Betlemme. Simboleggiano la regalità (oro), la divinità (incenso) e il sacrificio e la morte dell’uomo (mirra-usata per la mummificazione).

Ma questi tre doni sono anche dei rimedi medicamentosi

Oro. Il preziosometallo ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma si dice che poteva trattarsi di polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente dall’Oriente, usata sia in cucina, sia nella medicina.

La Curcuma contiene: sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule.
Usata su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche
suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perché si è visto che può migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici.

Incenso. Conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attività antinfiammatoria.
La Boswellia si utilizza ormai da molti anni nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni.
È ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci.

Mirra. Tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove è d’altronde presente anche la Boswellia).
Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie.

Alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, hanno capacità analgesiche, capacità antinfiammatorie e antisettiche particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee.
In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico.
Fonte: Corriere.it

 

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