Da secoli viene usata per rafforzare le difese immunitarie e alleviare i sintomi di influenza e raffreddore: scopriamo di più sull’echinacea.
Da secoli viene usata per rafforzare le difese immunitarie e alleviare i sintomi di influenza e raffreddore: scopriamo di più sull’echinacea.Leggenda vuole che, nelle grandi praterie del Nord America, i nativi notarono che le alci malate o deperite avevano l’abitudine di mangiare i fiori di una pianta molto particolare, simile a una margherita ma con i petali rosa o fucsia. La chiamarono Elk Root; noi la conosciamo come echinacea e ancora oggi, a secoli di distanza, sfruttiamo le sue proprietà immunostimolanti.
Cos’è l’echinacea
L'echinacea è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Asteraceae: ne esistono varie specie, le più diffuse delle quali sono Echinacea purpurea, Echinacea angustifolia e Echinacea pallida. Cresce spontaneamente nei boschi e nelle praterie del nord America, ma viene anche coltivata per scopi terapeutici e ornamentali.
Ha un aspetto molto particolare: il fusto è robusto e cresce fino a un metro e mezzo di altezza, con foglie ruvide e scure da un lato e dall’altro. Il fiore salta all’occhio per i suoi fitti petali che possono avere varie sfumature di rosa o viola e circondano la grossa testa centrale sporgente e rigida, dall’aspetto quasi spinoso; a questo si deve il nome che deriva dal greco echinos, riccio.
Come si assume
L’echinacea, come ricordato, ha una lunghissima storia che nasce dalla medicina tradizionale e continua nell’ambito della fitoterapia. Le parti che si usano a scopo curativo sono radici, fiori, foglie e fusti, in virtù del loro contenuto di flavonoidi, polisaccaridi e composti fenolici. Tale rimedio si può assumere in diverse forme:
- capsule o compresse;
- tinture;
- tisane;
- estratti liquidi (simili alle tinture, ma privi di alcool);
- creme e unguenti.
I benefici dell’echinacea
Ma dunque a cosa serve l’echinacea? Come accade con molti altri rimedi naturali, è stata impiegata per molteplici scopi, ma gli studi scientifici condotti successivamente hanno riscontrato prove più solide per alcuni o meno per altri. Ripercorriamo i benefici per cui è più nota:
- stimolare il sistema immunitario e aiutarlo così a contrastare raffreddore e influenza;
- alleviare i sintomi di raffreddore, bronchite e sinusite, in virtù della sua azione antinfiammatoria;
- contrastare i radicali liberi grazie a flavonoidi e polifenoli, noti antiossidanti;
- se applicata per via topica, accelerare la guarigione di piccole ferite.
Meno indagati sono gli effetti dell’echinacea sull'intestino: alcuni studi preliminari suggeriscono che la pianta possa contribuire alla salute del microbiota e alleviare i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile o di altre infiammazioni.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Di base, l’echinacea – se assunta alle dosi consigliate – è considerata sicura. Bisogna però seguire le consuete precauzioni che sono valide per qualsiasi altro rimedio erboristico, cioè evitarla in caso di gravidanza, allattamento, allergie, malattie autoimmuni o se si sta seguendo contestualmente una terapia farmacologica. In tutti questi casi, è necessario consultare il medico.
Foto copertina: Joanna Boisse/Wikimedia Commons