I cambiamenti di luce e buio influenzano il corpo sia in senso fisiologico che patologico. Ecco come
I cambiamenti di luce e buio influenzano il corpo sia in senso fisiologico che patologico. Ecco comeSecondo le Neuroscienze Circadiane, che si occupano dei ritmici cambiamenti di luce e buio che influenzano le attività neurobiologiche, alcune malattie hanno maggiori probabilità di svilupparsi in determinate ore della giornata. Ecco quali:
Come abbiamo descritto nella prima parte
I cambiamenti di luce e buio influenzano il corpo sia in senso fisiologico che patologico.
Ore 15.00
Da quest’ora fino alle 19.00 la possibilità di un attacco di panico è più alta. Secondo uno studio dell’Università del Michigan solo il 10% si verifica prima delle 10 del mattino
Ore 16.00
- I sintomi del raffreddore si presentano maggiormente verso quest’ora perché nel pomeriggio gli anticorpi sono meno attivi e i sintomi influenzali si riacutizzano. Questo secondo uno studio dell’Università del Quebec
Ore 17.00
- Verso quest’ora insorgono i dolori da osteoartrite secondo uno studio dell’Università del Texas. Secondo i ricercatori, sarebbe meglio assumere un FANS dopo pranzo per ostacolare i dolori in tempo
Ore 19.00
- Nel 71% dei casi, il bruciore di stomaco si presenta verso quest’ora. Con una minore frequenza la mattina (42%). E’ quanto riscontrano i ricercatori dell’Università della Kansas University
Ore 21.00
- Quest’ora coincide con la digestione, per questo è l’ora in cui si presentano più spesso dolori da ulcera gastrica
Ore 22.00
- Verso quest’ora si verifica il cambiamento della temperatura cutanea che può portare alla riacutizzazione dei dolori da infiammazione come la psoriasi, eczema, o irritazioni cutanee dovute a patologie renali croniche (Wake Forest University)
Ore 23.00
- Durante la gravidanza, questa è l’ora dove si verificano con più frequenza i dolori gravidici. Le cause? Possono essere ormonali o dovute all’elevato rilassamento muscolare della tarda sera
Ore 24.00
- Per chi soffre di OSAS (sindrome da apnea ostruttiva del sonno) corre il maggior rischio di crisi grave di blocco del respiro da mezzanotte alle 6 del mattino. Lo affermano i ricercatori del Johns Hopkins Sleep Disorders Center.