Le ragadi al seno possono trasformare l'allattamento in un incubo. Ecco come trattarle con i rimedi naturali.
Le ragadi al seno possono trasformare l'allattamento in un incubo. Ecco come trattarle con i rimedi naturali.Le ragadi al seno sono un problema per molte donne alle prese con l’allattamento.
Anche se dopo il parto si può avvertire dolore ai capezzoli, un allattamento doloroso non è normale
In genere, infatti, la sensibilità dei capezzoli raggiunge un massimo tra i 3 e i 6 giorni dopo il parto, ma tende a scomparire entro 2 settimane.
A volte il dolore persiste perché il bambino non si attacca bene o perché non assume una posizione ideale durante l’allattamento.
Altre volte il problema continua anche dopo aver eliminato questi due possibili fattori scatenanti.
La pelle del capezzolo si può letteralmente rompere, e le micro abrasioni che si formano prendono il nome di ragadi al seno
Danni di questo tipo devono essere curate immediatamente in modo da evitare infezioni.
Come farlo in modo naturale?
- Lavate il capezzolo 2 volte al giorno con un sapone privo di agenti antibatterici.
- Una volta eliminate le ragadi smettete di usare il sapone e pulite i capezzoli dopo ogni poppata con acqua.
- In alternativa si può utilizzare una soluzione salina preparata sciogliendo un po’ di sale (circa un quarto di cucchiaio da tè) in 250 ml scarsi di acqua calda.
- Se si usa la soluzione salina non bisogna superare il minuto di trattamento, pena il rischio di aumentare il problema delle ragadi.
- Dopo ogni lavaggio il capezzolo deve essere trattato con un prodotto emolliente e antibatterico, ad esempio unguenti a base di lanolina.
- Il seno deve essere lasciato respirare il più possibile. Per questo se utilizzate delle coppette paracapezzoli assicuratevi che siano in materiale traspirante.
Se si sospetta un’infezione è importante rivolgersi subito al medico: la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
Ecco alcuni dei sintomi che non devono passare inosservati:
- arrossamenti
- febbre
- pus
Foto: © Anatoly Tiplyashin - Fotolia.com
Fonte: Feed the baby LLC