Al supermercato ti sei imbattuta in un test sierologico Covid fai da te e vuoi capire se c'è da fidarsi? Ti spieghiamo passo dopo passo come funziona, come interpretare i risultati e quanto è affidabile.
Al supermercato ti sei imbattuta in un test sierologico Covid fai da te e vuoi capire se c'è da fidarsi? Ti spieghiamo passo dopo passo come funziona, come interpretare i risultati e quanto è affidabile.Stai vagando tra le corsie del supermercato e, tra un’offerta speciale sui pannolini e un 3x2 sul tonno in scatola, un espositore cattura la tua attenzione: test sierologico Covid fai da te. Com’è possibile? Davvero si può eseguire un test del coronavirus in casa, come una qualsiasi misurazione della pressione? Ci sarà da fidarsi? Soprattutto ora che ci troviamo nel bel mezzo di una pandemia, con la salute non si scherza: cerchiamo quindi di chiarirci le idee.
Test sierologico Covid fai da te: cos'è
Sembrerà banale, ma vale la pena di ribadirlo con forza: il test sierologico non sostituisce il tampone. Il primo va alla ricerca degli anticorpi che l’organismo ha sviluppato dopo essere entrato in contatto con il virus; il secondo invece dice se il virus è in circolazione in quel preciso momento. Insomma, il tampone resta l’unica e sola opzione per chi è entrato in contatto con una persona positiva, per chi è stato contagiato e vuole verificare di essersi negativizzato e per chi mostra alcuni sintomi del Covid.
A lungo entrambi questi test del coronavirus sono stati eseguiti soltanto da personale specializzato, prima in ospedale e poi anche in farmacia. Da qualche mese, però, sono stati messi in commercio anche dei dispositivi da usare a casa, senza avere alcuna competenza di carattere medico.
A cosa serve
Quando un virus attacca il nostro corpo, il sistema immunitario reagisce producendo anticorpi. Proprio quelli che va a cercare il test sierologico, per capire se l’infezione (in questo caso da coronavirus) è avvenuta.
Il test rapido, che si esegue su poche gocce di sangue e restituisce l’esito nell’arco di pochi minuti, ci dà un’informazione molto basilare perché ci dice soltanto se gli anticorpi ci sono o meno. Per questo, viene definito come test qualitativo. Più sofisticato (e affidabile) è il test sierologico quantitativo, capace anche di dosare la quantità di anticorpi. In questo caso però bisogna rivolgersi a un operatore sanitario che esegue un prelievo di sangue venoso e lo fa analizzare in laboratorio; anche i tempi di attesa per i risultati del test sierologico non sono più di pochi minuti ma di un paio d’ore.
Foto: Anna Ivanova/123RF
Come farlo a casa
Per chi ha già avuto occasione di fare un test della glicemia, il test sierologico fai da te apparirà subito familiare. Bisogna infatti prelevare dal polpastrello poche gocce di sangue mediante un pungidito, aspirarle con una pipetta e trasferirle nella cassetta di test (un semplice dispositivo tascabile). Una volta aggiunta qualche goccia di liquido di diluizione, basta attendere 10 o 15 minuti. A quel punto sulla cassetta di test compaiono delle strisce colorate che indicano il risultato, un po’ come avviene quando si fa un test di gravidanza.
Come leggere il risultato
Se il test è negativo, la persona può dirsi sicura al 100% di non avere contratto il coronavirus? Non esattamente: il test potrebbe aver sbagliato, oppure il suo corpo potrebbe non avere ancora avuto il tempo di sviluppare gli anticorpi. Un tampone saprà togliere ogni dubbio.
Per interpretare i test sierologici è fondamentale sapere che le immunoglobuline (un altro nome per chiamare gli anticorpi) non sono tutte uguali. Le IgM si formano per prime come risposta all’emergenza, già dopo 3-4 giorni dall’infezione, ma ben presto scompaiono per cedere il posto alle IgG. Queste ultime, oltre a debellare il virus, potrebbero anche essere in grado di bloccare futuri attacchi.
Cosa vuol dire tutto questo nella pratica? Se si colora la striscia delle IgM significa che il virus ha attaccato il corpo molto di recente e probabilmente c’è ancora; se si colorano entrambe le strisce significa che l’infezione c’è stata, è abbastanza recente, ma ha fatto in tempo anche ad attivare gli anticorpi più duraturi; se invece si colora soltanto la striscia delle IgG è plausibile che l’infezione sia già passata. Quindi una persona che ha sviluppato le IgG è immune? Gli studi scientifici non sono ancora in grado di darci una risposta certa.
Visto che stiamo sempre parlando di approssimazioni, è d’obbligo una telefonata al medico curante che deciderà se prescrivere un tampone.
Il test sierologico fai da te è affidabile?
Sull’affidabilità dei cosiddetti “test a saponetta” il professor Maurizio Sanguinetti, direttore dell’unità operativa complessa di Microbiologia al Policlinico Gemelli di Roma, è molto scettico. “Questo approccio è da una parte superato dai tempi e dall’altra inutile”, dichiara, intervistato da Repubblica. “Questi test hanno delle problematiche significative in termini di sensibilità e specificità, cioè hanno una possibilità ridotta di evidenziare la presenza di anticorpi diretti contro Sars-Cov-2”.
Com’è possibile, allora, che molte confezioni vantino un’accuratezza superiore al 95%? Semplice: ad oggi la normativa permette alla casa farmaceutica di eseguire in autonomia queste rilevazioni a campione, autocertificandone il risultato. È più realistico attendersi un’accuratezza del 60-65%, sostiene Sanguinetti.
L’errore può verificarsi in entrambe le direzioni: a volte il test fa vedere anticorpi che non ci sono, altre volte invece non riesce a evidenziarli. Eventualità, quest’ultima, molto più pericolosa perché la persona si sente libera di uscire di casa, anche se magari sta ancora portando con sé il virus. Che fare, quindi, se si teme di essere entrati a contatto con la malattia? Secondo Sanguinetti è sempre meglio andare a caccia del virus con un tampone.
Dove si compra
Il test sierologico rapido può essere acquistato online: basta una banale ricerca su Google per mettere a confronto svariati siti di farmacie e parafarmacie. Da qualche settimana è approdato anche in alcune note catene di supermercati.
Quanto costa
Di norma, il costo di un singolo test sierologico fai da te si aggira sui 20 euro. In commercio si trovano anche confezioni da 25 test a un prezzo compreso tra i 150 e i 200 euro.
Foto apertura: Anna Ivanova / 123rf.com