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Cos'è il Body Volume Index? Come si misura e a cosa serve

L'indice di massa corporea non è sempre affidabile. Scopri a cosa può servire misurare, invece, il Body Volume Index! 

L'indice di massa corporea non è sempre affidabile. Scopri a cosa può servire misurare, invece, il Body Volume Index! 

Lo hanno battezzato Body Volume Index (BVI) e viene proposto come un'alternativa all'indice di massa corporea (l'IMC o BMI, dall'inglese Body Mass Index) più affidabile per la valutazione del sovrappeso e dell'obesità.

È questo il nuovo parametro proposto dagli esperti della statunitense Mayo Clinic, che dopo anni di dibattiti sulla reale utilità dell'indice di massa corporea hanno deciso di proporre questo nuovo strumento, in grado di focalizzare l'attenzione non solo sul peso ma anche sulla composizione del corpo.

In altre parole, con il Body Volume Index è possibile valutare non solo se si pesa più della norma, ma anche se gli eventuali chili in più sono davvero pericolosi per la salute.

Il BVI permette di stimare il grasso accumulato a livello addominale, quello più strettamente responsabile degli effetti pericolosi del sovrappeso e dell'obesità

In effetti la principale critica mossa contro all'indice di massa corporea è l'incapacità di distinguere la massa magra (costituita essenzialmente dai muscoli) dalla massa grassa (in particolare, dal tessuto adiposo in eccesso).

Ciò può indurre in errori come considerare in sovrappeso un atleta dotato di una grande massa muscolare, e non solo.

In alcuni casi condizioni che in base all'indice di massa corporea sembrano corrispondere a una situazione di normopeso potrebbero in realtà nascondere un sovrappeso. In altre parole, la massa grassa potrebbe essere troppa, ma accorgersene utilizzando l'indice di massa corporea potrebbe essere impossibile perché il suo eccesso è controbilanciato da una altrettanto poco salutare riduzione della massa muscolare.

Tutto ciò è dovuto al fatto che l'IMC si limita a confrontare il peso con l'altezza.

Il Body Volume Index prevede invece di rapportare il volume totale del corpo a quello dell'addome, dove si accumula proprio quel grasso più pericoloso per la salute.

Per effettuare le due misurazioni è possibile procedere manualmente o utilizzare un'app; quest'ultima mette a confronto un'immagine del corpo osservato lateralmente a un'immagine del corpo osservato frontalmente.

Il BVI, insomma, concentra l'attenzione su quella stessa obesità centrale (localizzata cioè a livello addominale) che già oggi è considerata uno dei parametri in base ai quali diagnosticare quella sindrome metabolica che pende come una spada di Damocle sulla salute cardiovascolare.

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Foto: © Picture-Factory – Fotolia.com
Fonte: Science Alert