Scopriamo in cosa consiste il karma e come poterlo applicare nella quotidianità per vivere meglio.
Scopriamo in cosa consiste il karma e come poterlo applicare nella quotidianità per vivere meglio.Il significato del concetto di karma è da ricercare nella cultura induista e fa riferimento al rapporto di causa-effetto spirituale che lega le azioni compiute alle proprie conseguenze. L’esito del proprio comportamento, dunque, porta ad una conseguenza potenziata o di entità inferiore dando vita ad una sorta di “reazione a catena”.
La questione di karma è molto dibattuta e - da sempre - affascina anche registi, artisti e scrittori. Tante, infatti, sono le raffigurazioni del simbolo del karma, ma anche i film e le frasi sul karma stesso.
Cos'è il karma? Storia della "legge" buddista sulla causa-effetto
Secondo il Buddismo la “legge” di causa-effetto (conosciuta nella cultura sanscrita anche come karman) sottende il funzionamento di tutti i fenomeni ed è il principio fondamentale del karma. Pertanto, azioni e pensieri positivi conducono alla felicità, laddove quelli negativi generano infelicità.
Letteralmente karma in sanscrito significa azione compiuta, ed è un termine generico che viene utilizzato per indicare contemporaneamente le cause e gli effetti delle azioni e dei pensieri compiuti.
Il concetto di unità cosmica e di relazione causa-effetto è antichissimo. Una delle prime enunciazioni del termine sanscrito karma, infatti, è già presente nel Dhammapada, ovvero una delle più arcaiche scritture buddiste.
Le leggi karmiche per mantenere il karma positivo
Foto:Bruce Rolff-123RF
Per mantenere il karma positivo è importante seguire delle leggi karmiche, che possono fungere da “linee guida”, aiutando a sviluppare la disciplina della mente. Esse sono:
- La grande legge del karma: ciò che si semina ritorna indietro, perché ogni individuo è responsabile delle proprie azioni.
- La legge dell’attrazione e della creazione: ognuno attrae ciò che è, perché sono le nostre intenzioni che determinano i cambiamenti e la nostra stessa vita.
- La legge dell’umiltà: ciò a cui si oppone resistenza, continuerà nonostante il rifiuto. Per poter cambiare realmente le circostanze, infatti, dobbiamo prima esserne pienamente consapevoli.
- La legge di crescita: ognuno può cambiare e avere il pieno controllo solo del proprio atteggiamento mentale, senza di fatto poter modificare quello degli altri individui esterni.
- La legge della responsabilità: le nostre scelte quotidiane determinano il nostro destino e il nostro futuro.
- La legge di connessione: ogni passo è strettamente concatenato sia al precedente che al successivo. Pertanto, passato, presente e futuro sono necessariamente interconnessi tra loro.
- La legge del focus (o di messa a fuoco): ci si deve sempre focalizzare sui pensieri positivi, senza mai perdere di vista la meta finale.
- La legge del dono (o di ospitalità): senza altruismo è impossibile una reale crescita individuale. Per mettere in pratica ciò che si è appreso, infatti, si deve anche dare spontaneamente qualcosa agli altri.
- La legge del cambiamento: se non ci si impegna a cambiare le cose, non è possibile un reale cambiamento. La storia, infatti, è destinata a ripetersi se non si ha piena consapevolezza di quello che si vuole modificare.
- La legge della pazienza (o della ricompensa): le ricompense arrivano a fronte di un duro lavoro, ma richiedono pazienza e costanza.
Il karma nel mondo occidentale
Sebbene non sia radicato come nel mondo orientale, il concetto di karma trova spazio anche in quello occidentale. Già alcuni antichi filosofi greci (come ad esempio Pitagora, Platone o Plotino), infatti, avevano affrontato tematiche simili alla legge di causa-effetto o all’unità cosmica. Senza contare che nella cultura giudaico-cristiana anche la Bibbia affronta tematiche analoghe (pur con le ovvie specificità del caso).
Il karma, inoltre, è stato oggetto di dibattito e studio nell’ambito della Psicologia, della Biologia e della Fisica. Tuttavia, nelle culture orientali il concetto di Karma è perlopiù legato anche all’idea di reincarnazione e al ciclo delle rinascite (o Saṃsāra). Al contrario, nel mondo occidentale tende ad assumere un significato meno ampio, diventando una sorta di sinonimo di destino.
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Il karma può aiutarci a vivere meglio (e a essere felici)
Il rapporto di causa-effetto legato alle proprie azioni fa sì che le stesse (unitamente ai pensieri e alle emozioni che si provano) influiscano sul proprio presente, ma anche sul proprio futuro. Per vivere bene, dunque, non basta agire bene, ma è necessario anche formulare pensieri positivi. Seguire le leggi karmiche, dunque, aiuta a muoversi concretamente in questa direzione. Gli unici protagonisti delle nostre azioni siamo noi. Pertanto, vivere con saggezza e consapevolezza aiuta a raggiungere uno stato di illuminazione della mente, ad essere felici e ad allontanare pensieri negativi.
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