L'innocenza di una bambina, il coraggio e la determinazione di una donna: conosciamo meglio Greta Thunberg, l'adolescente svedese candidata al Premio Nobel per la Pace per il suo impegno contro il surriscaldamento climatico.
L'innocenza di una bambina, il coraggio e la determinazione di una donna: conosciamo meglio Greta Thunberg, l'adolescente svedese candidata al Premio Nobel per la Pace per il suo impegno contro il surriscaldamento climatico.Difficile sfuggire, dopo averlo incrociato, allo sguardo sveglio e volitivo di Greta Thunberg. Due lunghe trecce incorniciano il viso liscio e tondo di questa adolescente svedese, diventata musa della lotta contro il cambiamento climatico. Un impegno, il suo, che ha spinto un gruppo di deputati norvegesi a indicarla al Comitato dei Nobel come candidata al Premio Nobel per la Pace.
Greta Thunberg: la candidatura al Nobel
Presentando la candidatura della giovane, il deputato André Ovstegard ha specificato: "Abbiamo indicato Greta perché la minaccia del clima è probabilmente una delle principali cause di guerre e conflitti. Il movimento di massa che lei ha innescato è un contributo molto importante per la pace".
Difficile non condividere l'iniziativa: in lei sembrano concentrarsi tutte le qualità di un vero leader. Dall'alto dei suoi innocenti e audaci 16 anni, Greta non ha alcun timore di confrontarsi con i dirigenti politici del mondo intero.
Foto: LaPresse
La lotta di Greta
Figlia di una cantante lirica e di un attore, Greta è nata nel 2003. All'età di 11 anni - racconta Europe1 - le viene diagnosticata la sindrome di Asperger e, chiusa in sé, si affaccia all'adolescenza in modo complicato, cadendo in depressione: l'attivismo diventerà per lei una via d'uscita.
La sua lotta inizia nella caldissima estate del 2018: l'emergenza incendi in Svezia spinge la ragazza a iniziare il suo cammino: ogni giorno, fino alla data delle elezioni parlamentari (9 settembre), rinuncia alla scuola e si siede davanti al Parlamento svedese con un cartello con su scritto: "Skolstrejk för klimatet", ovvero "sciopero scolastico per il clima". Un'azione, la sua, subito ripresa e diffusa dai media.
Dopo le elezioni Greta torna a scuola, ma continua a scioperare una volta a settimana, il venerdì (gesto poi ripreso anche da molti studenti di Germania, Danimarca, Paesi Bassi e Australia). Nel frattempo diventa vegetariana e smette di prendere l'aereo, coinvolgendo nella scelta anche i suoi perché - ha spiegato ad AFP - vuole "mettere in pratica" quello che dice.
Il discoso alla Conferenza ONU sul clima
La fama della ragazza cresce, fino a esplodere a dicembre 2018, quando viene invitata a parlare alla Cop 24 - la Conferenza ONU sul clima - in Polonia. Il suo discorso conquista tutti: "Nel 2078 festeggerò il mio 75esimo compleanno, e se avessi dei bambini, potrebbero festeggiare con me questo giorno, forse mi parleranno di voi, mi chiederanno perché non avete fatto niente quando era ancora possibile agire", ha detto nel suo intervento. E poi aggiunto: "La nostra biosfera è sacrificata in modo che i ricchi di paesi come il mio possano vivere nel lusso. La maggioranza delle persone soffre e paga per il lusso dei pochi. [...] Fino a quando non inizi a concentrarti su ciò che deve essere fatto, piuttosto che su ciò che è politicamente accettabile, non c'è speranza. Non possiamo risolvere una crisi trattandola come una crisi. Dobbiamo mantenere i combustibili fossili nel sottosuolo e dobbiamo concentrarci sull'equità. [...] Non siamo venuti qui per pregare i nostri leader di prendersi cura di noi. Voi ci avete ignorato in passato e ci ignorerete in futuro. Avete finito le scuse e sta finendo il tempo a disposizione. Siamo venuti per farvi sapere che il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no. Il potere appartiene alla gente".
La manifestazione del 15 marzo
Con forza e determinazione Greta è riuscita a trascinare nella sua lotta milioni di giovani che venerdì 15 marzo 2019 scenderanno in piazza per protestare contro il surriscaldamento climatico e per chiedere ai potenti a rispettare gli accordi sul clima di Parigi.
Foto apertura: LaPresse