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Alimentazione e salute, nuovi indizi contro le proteine animali

Le proteine animali sono accusate da tempo di nuocere alla salute. Scopri cosa hanno svelato gli ultimi studi sul tema!

Le proteine animali sono accusate da tempo di nuocere alla salute. Scopri cosa hanno svelato gli ultimi studi sul tema!

Un'alimentazione troppo ricca di proteine animali può danneggiare la salute?

Il dibattito sulla questione è aperto ormai da tempo, e si svolge su un vero e proprio campo di battaglia che vede schierati ai suoi estremi i più fervidi carnivori e i più passionali vegani.

Uno studio pubblicato dai ricercatori della Scuola di Salute Pubblica di Harvard su JAMA Internal Medicine sembra riportare i toni a livelli più moderati, sottolineando il ruolo giocato dal tipo di proteine assunte nel mantenimento della salute a lungo termine ma svelando un dettaglio non di poco conto: gli effetti negativi delle proteine animali dipendono anche da altri aspetti dello stile di vita.

Non è solo la quantità di proteine totali, ma anche le fonti alimentari attraverso cui vengono assunte a influenzare la salute a lungo termine, e le proteine di origine animale aumentano il rischio di decesso solo in presenza di un altro fattore associato a uno stile di vita negativo fra obesità, sottopeso, consumo elevato di alcolici, fumo o inattività fisica

Gli autori dello studio hanno analizzato i dati raccolti in oltre 30 anni nell'ambito dei cosiddetti Nurses' Health Study e Health Professionals Follow-up Study.

Tenendo in considerazione i fattori di rischio associati allo stile di vita e all'alimentazione i ricercatori sono giunti alla conclusione che un consumo elevato di proteine di origine animale – sia che provengano dalla carne, sia che siano assunte sotto forma di uova o latticini – è debolmente associato a un aumento del tasso di decessi.

Al contrario, un consumo elevato di proteine di origine vegetale – assunte sotto forma di pane, cereali, pasta, frutta secca e legumi – è associato a un tasso di decesso più basso.

Le fonti di proteine più rischiose sembrano essere le carni rosse processate e non processate – sia di origine bovina che di origine suina.

Non sembra, invece, che il consumo di pesce o pollame aumenti il rischio che le proteine possano danneggiare la salute.

Un'analisi più accurata ha però rilevato che l'associazione tra il consumo di proteine animali e il rischio di mortalità dipende dalla presenza di almeno un altro fattore associato a uno stile di vita salutare fra quelli sopra elencati.

Anche se ci aspettavamo di poter rilevare un'associazione più debole nel gruppo che seguiva uno stile di vita salutare, non ci aspettavamo che scomparisse completamente”, ha osservato Mingyang Song, primo nome dello studio.

Ma, quando abbiamo analizzato i dati più a fondo, abbiamo scoperto che – a livelli simili di assunzione di proteine animali – chi si trovava nel gruppo con stile di vita non salutare consumava più carne rossa, uova e latticini ad elevato contenuto di grassi, mentre il gruppo con uno stile di vita più salutare mangiava più pesce e pollame”.

Per questo gli esperti continuano a ipotizzare che anche la fonte di proteine di origine animale possa fare la differenza.

I nostri risultati”, ha concluso Song, “suggeriscono che le persone dovrebbero prendere in considerazione di mangiare più proteine di origine vegetale che di origine animale, e che quando devono scegliere fra le fonti di proteine animali il pesce e il pollo siano probabilmente opzioni migliori”.

Solo ulteriori studi potranno però chiarire i meccanismi alla base degli effetti sulla salute di proteine di origine differente.


Foto: © BillionPhotos.com – Fotolia.com
Fonte: Massachusetts General Hospital 

Tipsby Dea

Quali proteine?

Secondo le raccomandazioni ufficiali degli esperti italiani di nutrizione un'alimentazione sana deve garantire il 50% proteine di origine animale e il 50% proteine di origine vegetale.