Tutto quello che bisogna sapere su Alibaba, il gigante cinese dell'ecommerce (ma non solo) che tiene testa a potenze come Amazon e Ebay.
Tutto quello che bisogna sapere su Alibaba, il gigante cinese dell'ecommerce (ma non solo) che tiene testa a potenze come Amazon e Ebay.È il più grande gruppo di ecommerce del mondo, ma in Italia Alibaba è ancora poco conosciuto. Eppure questo stato di cose è destinato rapidamente a cambiare, come attestano i risultati straordinari ottenuti a Wall Street.
Nella giornata del 19 settembre, infatti, Alibaba è stato quotato in borsa, con un risultato finale di 94 dollari per azione (+36% rispetto al prezzo iniziale) e una vendita complessiva di 25 miliardi di dollari.
Per comprendere l'importanza dell'azienda fondata a Hangzhou nel 1998 da Jack Ma bastano alcuni numeri particolarmente significativi: Alibaba vanta 500 milioni di clienti, e l'anno scorso ha venduto merci per 248 miliardi dollari, mentre i diretti concorrenti Amazon e Ebay si fermano rispettivamente alla metà e a un terzo.
A differenza dei due colossi dell'ecommerce, però, il gruppo Alibaba è nato con un'ottica localistica, con l'obiettivo di aiutare i piccoli commercianti cinesi a vendere le loro merci online.
La vendita al dettaglio, invece, settore nel quale si scontra direttamente con le due società citate, è prerogativa di Taobao, sito che al momento è disponibile solo in lingua cinese.
L'offerta è ampia, praticamente sconfinata, ed è facilissimo trovare offerte notevoli che potrebbero far risparmiare molto.
Per questo sul web sono nati molteplici intermediari (chiamati “Taobao agent”) che per una piccola tariffa percentuale non solo aiutano nella comprensione degli annunci, ma si occupano anche del controllo qualità e nella spinosa questione delle spedizioni internazionali, dato che i commercianti di Taobao sembrano essere propensi alla soluzione più dispendiosa.
Un'altra novità introdotta da Alibaba è la creazione del sistema Alipay, un sistema di pagamento online che funziona da garante per ogni transazione, attivando il versamento solo al ricevimento della merce.
La società cinese si è poi espansa anche nel settore bancario, istituendo fondi d'investimento e avviando un'attività di microcredito, garantito dallo studio dei dati storici dei venditori.